Quel feeling tra Parma e Tutto il Calcio Minuto per Minuto…, di Gabriele Majo

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GABRIELE-MAJO-Foto-Franco-Sacc-Archimmagine-007.jpg(di Gabriele Majo, direttore responsabile di StadioTardini.it) Oggi, Venerdì 10 Gennaio 2020,  Tutto il Calcio Minuto per Minuto compie 60 anni: ai festeggiamenti alla storica trasmissione sentiamo di unirci anche noi di StadioTardini.it, perché fin da principio (e a Ottobre celebreremo il nostro 10° compleanno) c’è sempre stato un file rouge che ci ha unito. Stadio Tardini, infatti, fondato il 19 Febbraio 2010 dai Tardini Boys, un gruppo di tifosi affezionati all’Ennio e contrari alla sua delocalizzazione, dopo pochi mesi, il 20 Ottobre 2010, venne affidato al sottoscritto che lo trasformò nel proprio blog – quindi contenitore delle proprie passioni, calcio prima di tutto, ma anche Radio – e dunque Tutto il Calcio vi entra di diritto – ma anche musica, cibo etc etc. – e successivamente in quotidiano sportivo on line. Erano i duri tempi del mio forzato allontanamento dal Parma F.C., non avendo accettato le condizioni poste dal presidente Tommaso Ghirardi e dal suo entourage per il mantenimento della mia posizione lavorativa in seno al club quale responsabile ufficio stampa e comunicazione, con conseguente inevitabile vertenza legale, per cui per seguire la squadra locale, dopo tali presupposti, c’era da fa lavorare il cervello ed inventarsi soluzioni nuove, sempre cercando di trasformare i problemi in opportunità. Ntutto il calcio monguidi Gaz Parmaon potendo documentare con foto e video le fasi salienti della partita per via di restrittivi regolamenti resi ancor più stringenti dai rapporti non certo idilliaci in corso, ebbi la felice intuizione, assieme agli amici del blog un-official di Tutto il Calcio (Tuttoilcalcioblog.it), di inventare l’inedito racconto sul sito della gara attraverso la ripresa video degli interventi in diretta radio degli inviati di Radio Rai, poi intervistati, a fine gara, dal sottoscritto. La cosa, comunque sia upre sempre un po’ border line, fu possibile grazie agli ottimi rapporti stretti con i radiocronisti negli anni, non solo quando curavo l’ufficio stampa del Parma, ma ancor prima quando insieme viaggiavamo per l’Europa o per la penisola narrando le gesta del Parma della grandeur. In sostanza per loro ero una sorta di punto di riferimento sul territorio e certe frequentazioni sarebbero sfociate oserei dire persino in amicizia. particolare articolo monguidiChi stamani ha avuto modo di leggere il bell’articolo – nella pagina della cultura della Gazzetta di Parma, griffato da Alberto Monguidi, oggi a capo del dipartimento comunicazione della Lega B, ma con un passato con analoghe mansioni al Parma Calcio e al Comune di Parma, dedicato al genetliaco di Tutto il Calcio – si è imbattuto. ad esempio, in una citazione del sottoscritto da parte di Tonino Raffa, con il quale il legame affettivo è stretto per davvero. Tonino ha ricordato come, in pochi istanti, lo avessi aiutato a ricostruire in Italiano, in occasione della Semifinale di Coppa Uefa del 5 Maggio 2005 a Mosca, le formazioni di CSKA e Parma che ci erano state fornite solo in cirillico: “A Mosca sei stato il mio paracadute. Non posso dimenticare”, mi ha risposto oggi su WhatsApp dopo che gli avevo scritto il mio grazie per la citazione – con tanto di paragone, per la celerità niente di majo menneameno che a Mennea – sul giornale locale di quell’episodio. Avere certe attenzioni per la radio di stato mi riusciva naturale, proprio in considerazione anche delle relative difficoltà che ancora allora, pur non essendo più i tempi eroici dell’inizio, persistevano nei collegamenti internazionali. Gli inviati della carta stampata magari mi mandavano a quel paese quando di fatto imponevo loro di partire mezz’ora o un’ora prima rispetto alla loro ideale tabella, dall’albergo verso lo stadio, ma in tanti anni di radiofonia privata avevo imparato sulla mia pelle come l’imprevisto fosse sempre in agguato, e tante volte quei minuti preziosi potevano rivelarsi determinanti per la qualità del servizio. 07.01 RaffaE’ evidente, infatti, al di là della freddezza e della professionalità di ognuno, che un conto è potersi accomodare in postazione commentario senza preoccupazioni, concentrandosi solo sull’evento da descrivere, un altro, invece, dover rintuzzare problematiche non programmate. Soprattutto all’estero. Proprio in quella occasione, oltre al problema del foglio formazioni in cirillico, c’erano state anche difficoltà nel collegarsi poiché qualcuno degli addetti pretendeva la mancetta per far funzionare le linee telefoniche. Mi inalberai di brutto: non so in quale lingua riuscii ad majo intervistato da monaco per radio raiuesprimermi, ma alla fine, senza far cacciare ulteriori soldi a nessuno, miracolosamente non molto prima dell’inizio della tenzone tutto iniziò ad andare. Inutile dire come sia stato di grande soddisfazione per me stamani svegliarmi con la piacevole lettura di quel ricordo che mi fa un po’ entrare nella storia di Tutto il Calcio a fianco dei mostri sacri Ameri, Ciotti, Provenzali, etc. etc. pur non avendo mai fatto parte integrante (ahimè) di quella squadra. Debbo anzi ricordare che quelle due o tre volte che ho avuto l’onore di essere intervistato dai radiocronisti di Radio Rai ero particolarmente emozionato: la mia foto, ritratto durante uno di quegli interventi (grazie al mio coinvolgimento da parte di Antonio Monaco), credo il primo in assoluto, poi, stilizzata, divenne il logo di testata di StadioTardini.it quello del celeberrimo “Perché io ci metto in naso”. Anche Emanuele Dotto mi ha porto il microfono in più di una occasione, sempre introducendomi con parole che mi riempivano dstadiotardini.it piccoloi soddisfazione e di orgoglio, impagabili anche con MasterCard. Di Emanuele conosco bene anche il fratello Matteo, capo servizio ai tempi delle mie estati da stagionale a Mediaset Sport: con lui scherzando, ricordavamo quando a Budapest anni prima Emanuele se ne uscì scuotendo la testa così: “Mah… questi qua delle radio pirata…”. Erano i tempi in cui nell’etere parmigiano, oltre al racconto ufficiale di Mamma Rai, si potevano ascoltare ben cinque differenti radiocronache delle gare dei gialloblù sulle private: una incredibile pluralità di punti di vista poi smarritisi nel tempo… Tutto il Calcio, invece, è rimasto nonostante l’inizio dell’era calcio-emanuele-dotto-e-gabriele-majo-stadio-olimpico.jpgtelevisiva. Video killed the radio stars? Solo nel privato, ma non nel pubblico… Penso che alcuni dei nostri video (peraltro abbastanza amatoriali) dalle cabine siano importanti reperti storici: è difficile, infatti, rinvenire altre riprese dei radiocronisti, di cui tutti conosciamo la voce, ma non le movenze, i rituali, i gesti, l’ondeggiamento, l’accompagnamento etc. Alcuni, poi, rappresentano delle vere e proprie pietre miliari: penso a quelli che ltonino-raffa-1125‘ottimo Luca Savarese (nostra penna che meriterebbe palcoscenici più prestigiosi) ha definito – nel bell’articolo on line dall’1 di stanotte, Tutto il Calcio lettera per lettera – “ultimo giro di valzer”, riferendosi agli ultimi canti di Tonino Raffa (documentato da me al Tardini, con tanto di maglia col numero 1125, come le sue radiocronache da dipendente Rai) e di Riccardo Cucchi, con reportage proprio di Savarese Junior da San Siro. A Parma, con la complicità di StadioTardini.it e l’ospitalità del Circolo Aquila Longhi di Corradone Marvasi, venne a presentare il suo libro “Un microfono a due facce” il radiocronista Ugo Russo, così come io stesso poi ebbi l’invidiabile opportunità di curare la presentazione, nella  prestigiosa cornice dell’Auditorium del Carmine, del volume a cura di Riccardo Cucchi “Clamoroso al Cibali”, edito in occasione del 50° del seguitissimo programma, con protagoniste alcune dMAJOclamoroso+al+cibali[2]elle voci, e defezione all’ultimo istante dell’indisposto Ct pro tempore azzurro Prandelli che inizialmente aveva dato la sua disponibilità. Poco male: la serata filò via senza distrazioni con riflettori accesi proprio sui protagonisti di Tutto il Calcio. Entra di diritto, nel racconto di questa liaison con Parma di Tutto il Calcio, l’eccezionale radiocronaca della partita di Serie D Parma-Ravenna, prima volta del Parma del Nuovo Inizio nella trasmissione cult di Radio Rai, malgrado militasse nei Dilettanti. La cosa fu possibile grazie alla squisita disponibilità dell’allora capo redattore Riccardo Cucchi che accolse il nostro invito, mandandoci Daniele Fortuna (firma azzurra del nuovo corso), con la indelebile video-testimonianza per StadioTardini.it girata dal nostro Luca Russo. Come dimenticare, infine, il portafortuna Crociato Giuseppe Bisantis, quello del din…d0n…din..don intervengo da Frosinone e Floriano ha fatto gol, (valso la promozione diretta in A) divenuto ritornello da Curva, e splendidamente re-intepretato da quel grande cantante neomelodico napoletano Pasquale Mazzocchi. E’ tutto da Parma, caro Tutto il Calcio. E ora linea va a Via Asiago: stasera grande radio-festa per il 60° di Tutto il Calcio. Non mancate… Gabriele Majo, direttore responsabile di StadioTardini.it

1 commento

  1. Che piacere leggerti, dopo tantissimo tempo!… Ricordo ancora con un sorriso Radio Antenna Libera nell’agosto dell’83 in Sicilia 🙂
    Graziella

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