Sicurezza – E’ di nuovo scontro (verbale) Freddi – Lega

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Sicurezza:  E’ di nuovo scontro (verbale) Freddi – Lega.

Cavandoli: Sbarchi diminuiti dell’85% –  “Grazie a Salvini, gli sbarchi sono diminuiti del 85%, ma la battaglia contro il racket che gestisce il business dell’immigrazione clandestina non si ferma: il ‘Decreto Sicurezza bis’ approvato ieri dal Consiglio dei Ministri prevede multe e sanzioni fino al sequestro delle navi per capitani, armatori e proprietari delle imbarcazioni che non rispettano limiti e divieti dello Stato italiano. Vengono inoltre potenziate le operazioni di polizia sotto copertura e l’utilizzo delle intercettazioni per smantellare il racket dei trafficanti di esseri umani”, dice Laura Cavandoli deputata parmigiana della Lega.

“Oggi in Italia ci sono 55 mila clandestini in meno rispetto a un anno fa – prosegue la Cavandoli – tutti dicevano che era impossibile, ma con la Lega al Governo vengono espulsi più immigrati irregolari di quanti ne sbarchino. Per incrementare i rimpatri di irregolari, il Decreto prevede un fondo ad hoc per riconoscere incentivi ai Paesi che si dimostrano più collaborativi.”

“Il Decreto – aggiunge l’esponente del Carroccio – prevede anche aiuti concreti per sostenere le forze dell’ordine quotidianamente impegnate nella lotta a mafie e crimine organizzato e a garantire la sicurezza dei cittadini: la norma “spazza-clan”, che prevede la nomina di un commissario straordinario e l’assunzione di 800 unità di personale amministrativo per notificare le sentenze a migliaia di condannati ancora liberi,  pene più pesanti per chi aggredisce gli operatori di polizia nel corso di manifestazioni e un giro di vite sul tifo violento e sulle aggressioni o minacce nei confronti degli arbitri sportivi”.

“I cittadini hanno diritto di sentirsi al sicuro nei loro quartieri, in casa, in piazza, a scuola, a una manifestazione sportiva – conclude Cavandoli – un passo alla volta manteniamo tutte le promesse fatte”.

Marco Maria Freddi: Continua il racconto necrofago della Lega – “Continua il racconto necrofago della Lega, in questo caso tocca alla tanto On.Laura Cavandoli in tema di decreto sicurezza bis.

La tanto onorevole e politicamente onesta rappresentate delle istituzioni afferma: “Grazie a Salvini, gli sbarchi sono diminuiti del 85%, ma la battaglia contro il racket che gestisce il business dell’immigrazione clandestina non si ferma”.

Tutti sanno – almeno coloro che leggono – che gli sbarchi sono drasticamente diminuiti con l’entrata in vigore della legge Orlando-Minniti (non mi esprimerò in merito… Per carità …) e che parlare di racket del business dell’immigrazione non è solo scorretto è semplicemente volgare.

Vale per la cosiddetta “sicurezza”, i dati ci dicono che a partire dalla metà degli anni ’90, i reati in Italia sono in costante discesa, compreso durante il periodo di maggior afflusso di migranti in Italia.

Ciò nonostante, c’è un continuo inasprimento delle pene ed abbiamo anche introdotto una sorte di “libero” arbitrio nel difendersi: ma difendersi da chi, da che cosa?

L’approvazione del “decreto sicurezza bis” è la riconferma di una visione politica, che basa il suo agire sulla riduzione delle libertà individuali ed il tradimento dello stato di diritto nazionale ed internazionale dove i diritti fondamentali sono e devono rimanere un limite insuperabile.

Nessuna urgenza, nessuna questione di sicurezza nazionale ma ciò nonostante viene approvato un secondo “pacchetto sicurezza”.

E’ la teoria dell’animale necrofago, ancora lui, poiché gli interventi legislativi approvati non servono allo scopo enunciato ma a dare una direzione, svelano un’idea di società, una società basata sull’odio verso qualcosa o qualcuno – che sia questo un migrante o una istituzione – per imporre altro.

Altro, appunto, modificare lo stato di diritto per raggiungere ciò che fino a poco tempo fa credevamo non possibile, la costruzione di una SOCIETÀ “DEMOCRATICA” ILLIBERALE.

Questo governo, questa politica, questa visione di società dicono chiaramente che produrre leggi – al fine di ottenere becero consenso – è più facile che governare i fenomeni, governo dei quali non esiste alcuna urgenza, il fine è, appunto, altro”.

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