Nella mattina di venerdì è stato tratto in arresto un 43enne di origini moldave responsabile di maltrattamenti in famiglia.
L’arresto da parte degli agenti delle Volanti della Polizia è avvenuto in flagrante dopo che la vittima, la moglie 40enne di origini moldave, ha chiamato il 113 a seguito di nuove minacce di morte.
L’uomo, avvezzo all’abuso di alcool, non aveva reagito bene alla notizia che la moglie, unica fonte di reddito in famiglia, volesse divorziare. Negli ultimi tre mesi l’uomo si era reso violento sia verbalmente che fisicamente. “Ti butto giù dal balcone” le diceva. “Tanto finirai in una bara” continuava altra volte.
In due episodi l’uomo, mentre la donna era sdraiata sul divano letto, aveva azionato la chiusura del divano provocandole lesioni e lividi sulle gambe. Scatti di ira che in altra occasione l’avevano visto prendere in mano un martello e distruggere a colpi il telefono della moglie. L’alcool e l’ira avevano reso ormai insostenibile la vita alla 40enne che aveva costretto la madre a raggiungerla in Italia per starle vicino. Anche la madre è stata così testimone delle violenze perpetrate.
L’arresto è avvenuto nella loro abitazione in zona Strada Quarta dopo che il 43enne ha impugnato due coltelli e ha inziato a minacciare di morte la moglie.
La donna è fuggita, come altre volte è capitato, a casa della vicina che spaventata l’ha convinta a chiamare la Polizia per porre fine a questo incubo.
(a.b.)
