Due anni di tormento, poi la denuncia e nei giorni scorsi la condanna. Un 27enne parmigiano è stato condannato dal Tribunale di Parma a 1 anno e 4 mesi per stalking, lesioni aggravate, violenza privata nei confronti dell’ex compagna, condannato anche per porto abusivo d’arma.
La sentenza arriva con il rito abbreviato che ha permesso al giovane di godere dello sconto di un terzo della pena. Ma per due anni la sua ex compagna, una ragazza neanche 26enne, ha dovuto vivere in un incubo fatto di gelosie e vendette. Lei nel 2015 aveva deciso che quella relazione non doveva più continuare, ma per il 27enne quelle parole hanno scatenato solo rabbia. Il ragazzo è diventato la sua ombra e ogni occasione era buona per rivolgerle insulti come “Puttana”, “Cretina”, messaggi a tutte le ore del giorno e della notte, appostamenti sotto casa. Assillante finchè le parole non si sono trasformate in botte. La ragazza è stata presa a sberle, colpita in una occasione anche da un pugno sul naso. Il ragazzo andava in giro anche con un coltellino a serramanico di 11 centimetri, poi sequestrato dalle forze dell’ordine.
Ma l’episodio più grave è avvenuto alla fine di luglio del 2017 quando il giovane è riuscito ad infilarsi nell’auto della ex e per quaranta minuti l’ha costretta a subire colpi alle gambe e alle braccia con delle chiavi. La giovane si è vista anche scagliare il proprio telefono in faccia. La ragazza coperta di lividi è stata costretta da quel momento a rivolgersi alle forze dell’ordine ponendo fine a quell’incubo.
