Primarie PD, anche Parma sceglie Zingaretti: al neo segretario oltre 9mila voti

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Anche a Parma Nicola Zingaretti trionfa alle primarie del Pd. Il neosegretario del partito democratico in città e provincia ha raggiunto il 71,45% dei voti (9.161 in termini assoluti) contro il 16,85% di Maurizio Martina (2.160 voti) e l’11,7% di Roberto Giachetti (1.501 voti).

IL VOTO NAZIONALE

Nicola Zingaretti è incoronato nuovo segretario del Pd con un bagno di consensi nel voto popolare delle primarie: con un’affluenza oltre il milione e settecentomila votanti, il governatore del Lazio avrebbe ottenuto ben più del 60%, secondo il suo comitato, largamente al di sopra della maggioranza necessaria del 50% più uno. La sua leadership viene riconosciuta da tutti i big del partito, a partire dagli altri candidati. «Ho chiamato Nicola Zingaretti, che sarà il prossimo segretario del PD – twitta Giachetti, terzo nella fase del congresso nei circoli – per complimentarmi per il suo risultato ed anche per il risultato della partecipazione alla quale abbiamo contribuito tutti. #altrochemacerie». Ma c’è anche la concessione della vittoria di Maurizio Martina, che al ‘primo turnò aveva chiuso a 12 punti da Zingaretti: «Buon lavoro, buon lavoro Segretario!- twitta l’ex reggente -. Contento di avere contribuito a questa bellissima giornata. Da oggi sempre più #fiancoafianco nel PD per l’Italia».

LE PRIME DICHIARAZIONI DI ZINGARETTI

«Viva la democrazia italiana che dà lezioni ogni volta che può, sono contento per l’Italia». Sono le prime dichiarazioni di Nicola Zingaretti all’arrivo al comitato elettorale, accolto da abbracci e dal coro: «un segretario c’è solo un segretario». «Io – ha detto Zingaretti –  non mi intendo capo, ma leader di una comunità in campo per cambiare la storia della democrazia italiana» e «il Pd sarà unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento». «Penso – ha concluso Zingaretti – ai delusi, a chi ci ha criticato, a chi ci ha frainteso e ha votato altre forze politiche che si sono presentate con idee suggestive. Molti sono tornati, stanno tornando e torneranno nel nuovo Pd e nella nuova alleanza, un nuovo campo unitario e combattivo per voltare pagina in questo Paese. E’ un inizio, non illudiamoci, la destra è rocciosa, forte, radicata, non cederà il potere in maniera semplice».

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