Dalla consigliera comunale di Parma, Daria Jacopozzi, del PD, una riflessione sull’ Asilo che R-esiste. Dopo l’approvazione del decreto sicurezza, si è tenuto un incontro sabato organizzato da Ciac onlus e Europasilo alla Camera di Commercio per parlare degli effetti della nuova legge sui richiedenti asilo:
“Un momento di resistenza civile e di alta azione democratica quello che sabato si è realizzato negli spazi della Camera di Commercio di Parma grazie alla chiamata di Ciac ed Europasilo rivolta a tutti gli operatori dell’accoglienza di persone straniere (SPRAR e non solo…) arrivati da tutta l’Italia.
Un laboratorio di lavoro impegnativo ed articolato, nel quale le centinaia di persone, nella maggior parte giovani, dopo aver ascoltato con grave silenzio ed attenzione lo staus quo della situazione accoglienza alla luce (….anzi al Buio!!) del cosiddetto “Decreto Salvini”, si sono messi all’opera in quattro gruppi tematici per trovare strade alternative alla deriva che si prospetta.
Sì, perché per ora “solo 25 persone in più sotto i ponti” a Parma non danno fastidio a nessuno…solo un po’ più di lavoro alle associazio e posti letto. Ma in futuro le conseguenze delle nuove regole del gioco della non accolgienza priveranno molte persone già in Italia, e magari con un lavoro, dei permessi di soggiorno umanitari e della speranza di farcela a trovare un futuro più stabile per sé e le proprie famiglie lontane. E questo lo abbiamo detto con forza nella Mozione contro il Decreto Sicurezza e immigrazione presentata e votata in Consiglio comunale lunedì scorso.
Si è parlato di ciò, del ruolo delle Amministrazioni locali che dovranno affrontare sempre maggiori situazioni di emarginazione e povertà, primo quello della abitazione.
Ma si è affrontato anche un tema solo indirettamente “politico”, cioè quello della comunicazione: come comunicare ai cittadini italiani ciò che sta succedendo ? Smascherare la “ Facke” per cui “senza gli stranieri la nostra Italia tornerà come prima” !! Comuncando di pancia (come fa chi vince) e nello stesso tempo nella ricerca dei diritti mancati e calpestatati? Sicuramente lavorare sui giovani e le scuole, verso una apertuta di orizzonti oltre il nostro piccolo privato benessere per guardare ad un mondo che sta dilaniandosi in guerre e soprattutto disuguaglianze.
Sapere raccontare porta a porta in modo simmetrico e non asimmetrico, cioè da èlite, tutto questo:
che la migrazione è strutturale come conseguenza di squlibri economici ed ingiustizie economiche inaccettabili , di un cambiamento climatico diromepente che sembra non interessare minimamente il nostro governo (assente sia a Marrakech per il summit delle migrazioni che in Polonia per quello sul clima).
Grazie a questo momento di lavoro condiviso, ricco di tantissime buone pratiche da esportare e che si è deciso di mettere in rete. Interessante il modello Brescia per esempio, un Pd che ha vinto la precedente giunta leghista e sta traghettando la città in una dimensione di cultura della accolgienza e della convivialità grazie anche alla alleanza con una Chiesa locale molto forte anche sul dialogo interreligioso e quindi interculturale.
Insomma una giornata di cui ringraziare gli organizzatori, una giornata non sbandierata dai media e con pochi tagli di nastri perché il tema è drammatico, si sta parlando di singole persone sempre più disperate, di volti e di storie che ci appartengono, ad una ad una, nella dignità che ci connota tutti.
Dignità, il valore principe su cui la nostra legislazione Nazionale ed Europea si fonda (o dovrebbe…) e che proprio venerdì pomeriggio è stato approfondito come “porta dell’accolgienza” in un altro significativo momento organizzato dal Movimento dei Focolari cui hanno partecipato tutte le maggiori autorità della città.
Da Parma una resistenza /azione che sono sicura porterà frutti concreti sia in partecipazione dei cittadini, che delle istituzioni competenti e della comunicazione. E speriamo anche in politica.
Noi consiglieri Comunali del PD e tutto il partito lavoriamo in questa direzione con tutte le forze vive della città”.
