Colorno – Cittadinanza Onoraria a Mussolini, “AmoColorno”: «Ci sono temi più seri che impegnarsi a cancellarla»

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Dopo una sola settimana dal passaggio in consiglio comunale della delibera che vieta la concessione di sale civiche a chi rifiuta di dichiararsi “non fascista”, il tema del fascismo torna ad animare il dibattito politico locale.

Questa volta è il gruppo civico “AmoColorno” a difendere la memoria, ammesso così si possa definire, del Duce.

«In un paese di straordinaria bellezza, dove i problemi ormai si susseguono uno dopo l’altro, qualcuno nel 2018 ritiene doveroso e giusto votare in comune per l’abolizione della cittadinanza a Benito Mussolini. Secondo il movimento 5 stelle locale questo avverrà giovedì 29 novembre, e gli stessi invitano tutta l’amministrazione Colornese a votare a favore di questa cancellazione.

La cittadinanza onoraria fu conferita con voto consiliare, udite udite, il 19 maggio 1924, ossia ben 94 anni fa.

Senza voler entrare nel merito della questione, il gruppo AMO – COLORNO ritiene che il paese abbia problemi ben più importanti da risolvere in questo momento, invece che trattare questioni di oltre novant’anni fa.

Il ricorso al Tar sul ponte che sta uccidendo un territorio intero, senza che nessuno si sia voluto prendere la briga di emanare uno stato d’emergenza, e/o mettere in atto alcune soluzioni tampone per alleviare il disagio di imprenditori e viaggiatori; il tragicomico servizio offerto da Trenord; il bellissimo parco romantico della reggia, chiuso da ormai tempo immemore che ha visto fermare il bando di gara dal tar; le strade ricche di buche e avvallamenti; l’attuale situazione ambientale e della nostra aria; i continui fenomini di vandalismo ed inciviltà che ormai quotidianamente deturpano le nostre aree verdi e le nostre strade; il problema economico di molte famiglie Colornesi che spesso sono costrette a rivolgersi alla Caritas, e che hanno poco e nulla di cui sfamarsi; il problema idrogeologico del nostro territorio che fa vivere tutti in un clima di tensione e preoccupazione e nella paura di trovarsi allagati dall’acqua, etc.. etc…

Speriamo vivamente che non sia questa la priorità della politica o di parte di essa. Bisogna lavorare per dare risposte concrete e certe ai problemi del territorio e di Colorno. Non è tempo di perdere tempo. Occorre seguire una scaletta di priorità e occorre farlo subito.

Il tempo di Peppone e Don Camillo non è questo».

 

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