AVIS festeggia la 180ma donazione dell’ex senatore Pagliari: un gesto semplice e importante, senza essere supereroi

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La donazione del sangue è un gesto semplice quanto importante e quello del Prof. Pagliari è un traguardo di cui andare fieri. Ha infatti raggiunto la cifra eccezionale di 180 donazioni di sangue!

Per donare il sangue non bisogna essere dei supereroi, ma semplicemente persone di buona volontà e in buona salute. Donare è una soddisfazione, impegna una mezz’ora di tempo, nella consapevolezza di svolgere un gesto molto importante, d’aiuto a qualcuno, sconosciuto, che ne ha davvero bisogno. Con questo pensiero il Prof. Giorgio Pagliari, Senatore nella precedente Legislatura, si è recato mercoledì 5 settembre, alle 07,20 in punto, presso il centro trasfusionale fisso di AVIS Provinciale Parma, per la sua 180ª donazione, accolto dal presidente di Avis Parma, Giancarlo Izzi, e dal Presidente Avis Provinciale, Roberto Pasini. Insieme hanno festeggiato l’emozionante traguardo, in un momento in cui si registra un preoccupante calo delle donazioni in città e in tutta Italia, e hanno voluto con questo mandare un messaggio importante e vitale.

La donazione del sangue è un gesto semplice ma tanto importante. Chi non lo avesse mai fatto può iniziare questa pratica solidale contattando la sede Provinciale AVIS di San Pancrazio o la sede AVIS del proprio comune. Lì riceverà tutte le istruzioni necessarie. -L’apporto di nuovi donatori è prezioso, così come quello dei veterani, come il Prof. Giorgio Pagliari, che possiamo definire un “donatore consapevole”- afferma il presidente AVIS Provinciale Parma, Roberto Pasini.

– È attraverso gesti come questo che la nostra comunità cresce in maniera sana.- queste le parole del dr. Giancarlo Izzi, presidente di AVIS Comunale di Parma, che da tempo si spende per sottolineare come il donatore di sangue sia un modello sociale positivo. – Il prof. Pagliari nella sua vita di donatore, ha raggiunto un numero alto di donazioni proprio grazie a unimpegno costate e regolare e questo è un bell’esempio per la collettività – 

Risale al 1973 la prima donazione di Pagliari, e da allora con grande regolarità ha proseguito il suo impegno di donatore. Come allora al servizio ristorativo, momento per un brindisi successivo alla donazione, era presente il Sig. Romano volontario Avis da 47 anni, emozionato testimone di questa bella esperienza. Con lui a festeggiare, oltre ai due presedenti AVIS, Roberto Pasini del Provinciale e Giancarlo Izzi di Avis Parma, il dott. Cantarelli che collabora con Avis dal 1975 e Andrea, donatore Avis, alla sua 80ª donazione che scherzando con il professore faceva i calcoli per come poterlo raggiungere.

in questi 45 anni diverse cose sono cambiate nella società, nel modo di avvicinarsi al dono così come nell’organizzazione di tutta la struttura associativa. Ad esempio una buona pratica risultata fondamentale allo scopo di favorire i donatori è stata quella della prenotazione della donazione. Anche il Professore, prima di recarsi a donare ha prenotato data e orario a lui più comodi, con questa modalità si sono ottimizzati i tempi di donatore e operatori. Ormai oltre il 70% delle donazioni avviene su prenotazione e questo consente al donatore di evitare attese, sentendosi peraltro oggetto di grande attenzione, e alla struttura organizzativa di parametrare in modo efficiente il numero delle equipe mediche necessarie per il numero di donazioni da raccogliere.

Ormai la cittadinanza è abituata che quando occorre sangue il sangue c’è, si dà per scontato che questo importante elemento salvavita sia sempre disponibile quasi come fosse generato in una sorta di laboratorio. Ma il sangue, ad oggi, non si crea in laboratorio, per avere disponibilità di sangue e salvare vite umane, è necessario che molte persone, in modalità altruistica, con frequenza costante e regolare, si offrano di donare.

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