“Comune fermi bando biblioteche”: l’appello di consiglieri in opposizione e Leggere tra le ruspe. Dal 2010 calo utenze del 40%

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Presso la sede dell’associazione Pedale Veloce di borgo Bernabei si è svolta mercoledì 3 luglio la conferenza stampa di Andrea Mora- Leggere tra le ruspe e Utenti Civica– contro il bando in scadenza per l’assegnazione della gestione delle biblioteche cittadine in linea con le richieste già formulate dalla consigliera Roberta Roberti e sostenute da altri esponenti della minoranza.

Dopo un dettagliato resoconto sull’inefficienza della attuali politiche di esternalizzazione del servizio biblioteche cittadine che ha visto un calo del 40% dell’utenza attiva dal 2010 a oggi, Andrea Mora e la sua associazione propongono un annullamento del bando in corso che assegnerebbe la gestione al massimo ribasso a cooperative fuori dal territorio che utilizzerebbero personale con paghe da fame.

Il Comune di Parma può annullare il bando: la legge sui contratti pubblici lo consente, – spiega Mora- e la stesso schema di contratto contenuto nel progetto di bando (art. 13 c. 1) recita “L’Ente ha diritto, a suo insindacabile giudizio e senza necessità di motivazione, di recedere dal presente contratto in qualunque momento, con preavviso di almeno trenta giorni solari, da comunicarsi all’Appaltatore con PEC“.

“Il Comune di Parma deve annullare il bando e riformularlo su basi più eque: lo status di Capitale della Cultura Italiana 2020 comporta onori e responsabilità, non ultima quella di essere di esempio in un panorama nazionale che vede il lavoro culturale sottovalutato, sottopagato, non riconosciuto” conclude Mora.

I dati:

Utenti attivi 25000 > 16000

Personale: circa 40 > circa 30 (dato comunicatoci dalla d.ssa Raffa Flora nell’incontro del 23/5 in assessorato

Patrimonio documenti: 387000 > 326.000

Prestiti: circa 220.000 > 213.000

Presente all’incontro anche alcuni consiglieri dell’opposizione. Roberta Roberti ha sottilineato: “Moltissime le competenze richieste che spaziano dall’organizzazione eventi, alla gestione dei bambini fino alla pulizia dei locali stessi oltre che il normale ruolo bibliotecario, costringendo ad accettare stipendi miserrimi senza poter garantire un’effettiva qualità del servizio”.

“Sembra che la strada intrapresa dall’amministrazione sia quella di modernizzare la qualità delle biblioteche ma il personale va formato e bisogna riconoscerne economicamente le competenze – ha aggiunto Daria Jacopozzi consigliere comunale del Pd- senza sfruttamento sul lavoro”.

“Una città che spende mezzo milione di euro per eventi culturali e che sarà capitale italiana della cultura nel 2020 non può trovare come soluzione l’inasprimento delle condizioni lavorative dei bibliotecari di Parma e chiediamo un confronto per un progetto culturale cittadino che vada oltre gli eventi one shot di grande richiamo turistico” ha continuato Andrea Mora.

“Chiediamoci quale sistema culturale vogliamo per Parma. La qualità dei servizi quotidiani va garantita e progettata anche se non fa notizia quanto un evento e proviamo a porci  la domanda di cosa vogliamo essere tra 10 anni” conclude il consigliere comunale di Parma Protagonista, Pierpaolo Eramo.

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