Bando Biblioteche- Appello al sindaco Pizzarotti per ritirare gara, Roberti: “Rispetto diritti dei lavoratori”

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Dalla consigliera del Gruppo Misto, Roberta Roberti, un appello al sindaco Federico Pizzarotti prima che si aprano le buste del bando Biblioteche di Parma, previste per venerdì.

“Dopo i vari interventi dell’Aib, della Cgil e del Comitato Leggere tra le ruspe sui contenuti del bando di gara per la gestione del sistema bibliotecario di Parma, non possiamo certo dirci soddisfatti delle risposte che sono state date dall’amministrazione comunale a difesa del contenuto del bando. Tra le altre cose, va fatto presente che si è appena conclusa la gara d’appalto per la gestione bibliotecaria dei comuni della Pedemontana e guarda caso alla fine se l’è aggiudicata uno dei due soggetti che hanno presentato l’offerta anche per il bando cittadino. Vogliamo scommettere chi risulterà vincente a Parma, nell’ottica di una evidente logica spartitoria? In che modo soggetti meno strutturati possono ancora sperare di ritagliarsi qualche possibilità di competere in occasione di bandi che li escludono a priori, impedendo di valorizzare le piccole cooperative ed associazioni territoriali e ipotecando seriamente la qualità e l’efficacia dei servizi ai cittadini?

Sulla questione siamo fermamente intenzionati a promuovere un’azione rivolta al governo, affinchè proceda ad una revisione generale delle condizioni con cui vengono formulati i bandi e le gare d’appalto nell’ambito dei beni culturali (biblioteche, archivi e musei) ed affinchè non siano applicate ai servizi  culturali le retribuzioni previste dal contratto CCNL Cooperative Sociali.

Tornando sulla situazione locale, non ci consola affatto sapere che in tanti altri comuni si inquadrano allo stesso modo i lavoratori sottopagandoli e svalutandone le competenze, umiliandoli nella loro professionalità e rischiando di compromettere contestualmente la qualità del servizio. Tra l’altro, se a vincere sono ovunque le medesime tre/quattro megacooperative, è ovvio che ovunque si riescano ad imporre gli stessi contratti di tipo sociale,magari sotto un singolo ruolo apicale o un coordinatore adeguatamente inquadrati.

Il sindaco Pizzarotti è presidente di Italia in Comune, che si presenta come una reale alternativa alla cattiva amministrazione cui siamo purtroppo abituati. Ci dia dunque una concreta dimostrazione di quelle che saranno le scelte a livello nazionale di questa nuova formazione politica partendo da un atto concreto: ritiri il bando ed investa nella cultura della città partendo dal rispetto dei diritti dei lavoratori.

Caro Sindaco, le buste non sono ancora state aperte e restano margini per intervenire su una questione che Le farebbe onore. Attendiamo fiduciosi che Lei possa comprendere la grande portata anche simbolica che di fronte all’opinione pubblica avrebbe una Sua scelta in questo senso”.

 

 

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