Ale Lucarelli, il tatuaggio del cuore: tre date sulla pelle, sotto la fascia di capitano

0

Ha pianto con il Parma e per il Parma, prima di rabbia e disperazione, davanti al Tribunale, il 22 giugno 2015, Alessandro Lucarelli.

Tra le lacrime aveva detto: “Abbiamo fatto il possibile, non ci siamo riusciti” – l’obiettivo era trovare un acquirente per il Parma, che aveva appena battuto la Juve, era già retrocessa sul campo ma in questo modo sprofondava in serie D.

Lo stesso giorno una promessa: mantenuta, in 2 anni, 9 mesi, 18 giorni. 

Tre date, che ora quel ragazzo che da Lucarelli è diventato Ale, che ha fatto piangere tutti con un addio al calcio da film, con ritiro della maglia e festa promozione,   si è tatuato addosso, sotto la fascia di capitano.

Tre date che portava dentro, in cui ha pianto, di gioia: 17.04.2016, il ritorno tra i professionisti con la promozione in Lega Pro dopo un campionato di D tutto al comando. Poi 17.06.2017, la salita in B a Firenze, quella di “io e te come nelle favole”, del suo discorso pre gara da brivido: “Ragazzi possiamo andare in B, non so se mi ricapita, portatemici”. E 18.05.2018, la notte di Spezia, la sera dei miracoli, la notte di “come noi nessuno mai”.

Ora sono li, campeggiano sotto la fascia di capitano. Sotto quel numero 6 che ora nel Parma nessuno indosserà più: la maglia sarà sua per sempre.

https://www.facebook.com/cristianagambis/videos/10211528854957676/?t=5

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here