Domenica la fondazione di Italia in Comune: davanti al notaio anche Pizzarotti. Si avvicina la corsa per le regionali

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Si ufficializzerà la fondazione domenica 15 aprile a Roma, davanti al notaio, il nuovo partito Italia in Comune, lanciato da 400 tra sindaci e amminstratori locali. La presentazione era avvenuta nell’inverno del 2017. Ma già durante la campagna elettorale parmigiana, il neoeletto sindaco Pizzarotti preannunciava il lancio di un partito civico, fatto da amministratori locali di tutta Italia, un nuovo movimento unito da valori comuni, con una strizzata d’occhio per la sinistra e l’accoglienza, ad un welfare più egualitario e a un reddito garantito, alla lotta contro il fascismo e il razzismo.

Il 25 e 26 marzo, dopo due giorni di lavori a Roma è stata definita la Carta dei Valori e lo Statuto del nuovo partito, il prossimo weekend l’ufficilità con tanto di firme e sigla notarile. Le carte saranno pronte per correre alle regionali 2018.

All’incontro prenderanno parte una quarantina tra i fondatori del nuovo partito, tra cui il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, il suo vicesindaco Marco Bosi e alcuni del suo staff come il capo di gabinetto Francesco Cirillo. Una quarantina di persone che si riuniranno già da sabato a Roma per definire gli ultimi dettagli.

Per Federico Pizzarotti, coordinatore del nuovo partito, “nasce un’idea: fare dei sindaci e delle loro buone pratiche una realtà in cui tutti gli italiani possono riconoscersi, non solo i cittadini dei singoli territori. L’obiettivo è esserci alle prossime tornate elettorali”. Queste le sue parole a conclusione dei lavori sulla Carta dei Valori a fine marzo. Da lì a pochi giorni si instaurerà Italia in Comune dell’Emilia Romagna con i sindaci di Budrio, Maurizio Mazzanti, Comacchio, Marco Fabbri, e di Cento, Fabrizio Toselli, oltre ad una ventina di altri amministratori del territorio regionale.

Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, altro coordinatore nazionale di Italia in Comune, tra i primi fondatori col sindaco Pizzarotti, aveva definito “questo progetto politico nato dai territori, fondato sul pragmatismo e sulla competenza dei sindaci. Non ci siamo candidati alle recenti politiche perché intendiamo delineare un percorso completo ma a partire dalle prossime amministrative potremmo essere già in campo con le liste e candidati nostri”.

Su chi correrrà tra i rappresentanti di Parma per le elezioni dell’Emilia Romana vige, però, ancora il riserbo.

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