Morte di Loris Borghi: nella mattinata del 28 marzo l’ingegner Luca Ceci ha presentato una denuncia in Procura per istigazione al suicidio contro ignoti e per rivelazione del segreto d’ufficio contro l’ex Procuratore di Parma Antonio Rustico. Ora la Pm Lucia Russo dovrà decidere come procedere rispetto alle denunce presentate.
Loris Borghi, professore 69enne, ex rettore dell’Università di Parma aveva dedicato una vita alla ricerca e al mondo accademico, è stato trovato all’interno della sua auto sotto un cavalcavia dopo il suo gesto estremo: trasportato d’urgenza al Maggiore, non ce l’ha fatta. Il 15 maggio del 2017 Borghi si era dimesso dopo le indagini nei suoi confronti nell’ambito dell’inchiesa Pasimafi. L’allora Rettore era accusato di abuso d’ufficio per la nomina di Massimo Allegri, fedelissimo di Guido Fanelli, medico arrestato e considerato il capo dell’organizzazione criminale.
Dopo la denuncia, l’ingegner Luca Ceci lascia questo pensiero per il compianto Loris Borghi:
“Mio padre Gino Ceci, quando era ancora in vita, è stato ricoverato in Lungodegenza Critica nel 2008 e nel 2016.
Nel 2008 ho intravisto qualche volta e salutato il dott. Loris Borghi che mi è parso sempre estremamente gentile, ma già allora tutti consideravano un vero e proprio punto di riferimento la dott.ssa Tiziana Meschi.
Il primo giugno 2016 alle ore 00.20 purtroppo è morto mio padre – proprio in Lungodegenza Critica – in uno dei reparti allora diretti dalla dott.ssa Meschi.
Per fare capire come venivano trattati i pazienti in quel reparto dirò solo questo.
Il dott. Antonio Nouvenne, quando ha constatato la morte di mio padre si è chinato su di lui e l’ha baciato sulla fronte.
Oltre alla competenza in quel reparto – perfettamente organizzato dalla dott.ssa Tiziana Meschi -c’era anche amore e compassione.
Pensare alle pesanti accuse mosse alla dott.ssa Meschi e rese pubbliche – relativamente alla tragica fine del suo ex marito – dovrebbe fare riflettere tutta la Cittadinanza.
Ci vuole una grande forza d’animo per resistere e continuare nel proprio impegno, quella forza che improvvisamente ha abbandonato – in un maledetto pomeriggio – il dott. Loris Borghi.”
