Elisoccorso: nel parmense arriveranno 21 nuove piste, anche per volo notturno

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In Emilia Romagna sorgeranno 142 aree per il decollo e l’atterraggio delle eliambulanze, anche di notte, di cui oltre la metà (83) in zone montane; e un nuovo elicottero dotato di tecnologia Nvg – Night Vision Goggles, visori a intensificazione di luce, che consentirà di utilizzare anche basi di atterraggio non illuminate.

“Per arrivare in tempi sempre più rapidi e sempre più vicino alle persone che hanno bisogno di ricevere un soccorso sanitario tempestivo, in condizioni di emergenza, in cui anche qualche minuto può fare la differenza“.

Sono le due novità dell’elisoccorso in Emilia-Romagna, un servizio che nel 2017 ha effettuato 3.213 missioni e 1.960 ore di volo. Nato nel 1986 con la prima base, quella di Bologna, a giugno 2017 è stato esteso alle ore notturne (con 17 aree a disposizione per il decollo e l’atterraggio), e ora viene ulteriormente ampliato e rafforzato: si è infatti concluso il percorso di condivisione che ha permesso a Regione, Ausl e Conferenze territoriali socio-sanitarie di raggiungere l’accordo per individuare le 142 nuove aree che diventeranno operative nel biennio 2018-2019. Complessivamente, quindi, l’Emilia-Romagna potrà contare su 159 superfici attrezzate per l’elisoccorso, anche notturno, comprese quelle ospedaliere.

Le nuove aree sono così distribuite: 17 a Piacenza (che ne avrà quindi in totale 18), 21 a Parma (che arriverà complessivamente a quota 23), 19 a Reggio Emilia (21 in totale), 21 a Modena (che arriverà, a fine biennio, ad averne 26), 16 a Bologna e 5 a Imola (con quelle già attive diventeranno 24), 12 a Ferrara (che ne avrà quindi in totale 14), 7 a Ravenna (con quella già attiva diventeranno 8), 12 a Forlì-Cesena (che saranno 13) e 12 a Rimini. Inoltre, già all’inizio dell’estate l’elicottero attualmente in servizio anche di notte verrà sostituito con un nuovo mezzo dotato di visori a intensificazione di luce, tecnologia militare adattata all’uso civile, che permetterà l’utilizzo del mezzo anche su aree di atterraggio non illuminate.

Il piano di rafforzamento è stato presentato in Regione, a Bologna, dal presidente e dall’assessore alle Politiche per la salute.

Le nuove piste di atterraggio in provincia di Parma verranno attrezzate a Bedonia, Bardi, Berceto, Bore, Corniglio, Tornolo, Varsi, Monchio delle Corti, Varano de’ Melegari, Pellegrino Parmense, Calestano, Lagrimone di Tizzano, Neviano degli Arduini, Solignano, Busseto, Polesine Zibello, Sissa Trecasali, Palanzano, Fornovo di Taro, San Secondo Parmense, Vaio di Fidenza.

Al momento sono già attive per il turno di notte – da giugno 2017 – le piste dell’Ospedale di Parma e dell’Ospedale di Borgotaro.

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