Carcere di Parma non è emergenza? Pizzarotti chiede chiarimenti a ministro Orlando che risponde: “Stiamo già procedendo”

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“Al ministro e candidato Orlando chiedo chiarezza”. Il sindaco Federico Pizzarotti interpella il ministro alla giustizia che durante la sua tappa a Parma aveva dichiarato che la situazione del carcere di Parma non era un’emergenza.

“È per questo che lo esorto a prendere pubblicamente una posizione netta: l’istituto penitenziario di massima sicurezza di Parma è in una situazione di criticità oppure no? – chiede il sindaco PizzarottiA noi pare di sì: sovraffollamento, mancanza di organico e necessità di rivedere la propria governance sono assolute priorità. Sottovalutare questi aspetti rischierebbe di rimandare a chissà quando una riforma necessaria per Parma e per il suo carcere. Questo non possiamo permettercelo in alcun modo. Chiedo quindi al ministro una posizione chiara, di riprendere il discorso affrontato insieme sulle problematiche del carcere e di non sottovalutare le richieste che arrivano dal territorio. Per questo lo invito a una visita congiunta presso il penitenziario, in modo che tocchi con mano le criticità. Disponibile sin da ora a un incontro”.

Pizzarotti si era recato a Roma lo scorso gennaio proprio per far luce sulla situazione del carcere di Parma al ministro Orlando. Inoltre non si contano oramai le denunce fatte dal Garante comunale, dai sindacati di Polizia penitenziaria e dagli operatori del carcere su episodi di violenza o mal gestione.

Una situazione che diventerà più critica a breve, quando aprirà il nuovo padiglione che ospiterà altri 200 detenuti per i quali non è ancora stato definita e comunicata la tipologia di circuito penitenziario.

Altra criticità emerge quando il complesso penitenziario cittadino di Parma non trova giusto collocamento nel Decreto 22 settembre 2016, che lo classifica come governabile da dirigente nominato tramite interpello ordinario e non tramite incarico superiore. Visti il numero di detenuti presenti e la loro tipologia (ne sono presenti 65 sottoposti al regime del cosiddetto “41 bis”) sarebbe fondamentale che l’Istituto venisse “promosso” a “carcere con dirigenza a incarico superiore”: un aggiornamento che porterebbe a un aumento di uomini della penitenziaria assegnati oltre che a un incremento del budget per la gestione finanziaria e al potenziamento e alla stabilizzazione del ruolo del direttore.

Alle domande del sindaco di Parma risponde il ministro: “L’invito ad analizzare insieme la situazione dell’istituto penitenziario di Parma, che mi rivolge il sindaco Pizzarotti, è stato oggetto già di un primo incontro nel gennaio scorso dedicato, appunto, alle problematiche del carcere cittadino. A seguito di quell’incontro di neanche un mese fa, ho preso l’impegno di chiedere agli uffici competenti di procedere a una attenta analisi della situazione dell’istituto di Parma. Il ministero della Giustizia ha avviato quindi il percorso per modificare il decreto che attribuisce i punteggi per l’individuazione dell’istituto come sede di incarico superiore”.

 

 

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