Poliziotti aggrediti da giovanissimi, sabato pomeriggio, in pieno centro a Parma. In borgo Angelo Mazza, il 2 febbraio, sono dovuti intervenire gli agenti della Polizia Municipale, allertati da alcuni residenti e commercianti che segnalavano un gruppo di ragazzini intenti a disturbare la pubblica quiete e lo shopping dei parmigiani.
Due operatori della Municipale hanno cercato di riportare la calma ma da subito la situazione si è fatta tesa, circondati e minacciati, gli agenti hanno chiesto il supporto delle Volanti.
L’arrivo dei poliziotti ha surriscaldato ancora di più la situazione, che ha visto il gruppo unito a difendere gli amici, schiaffoni e spintoni volare all’indirizzo degli agenti sino a lasciare un poliziotto contuso. Soccorso all’ospedale ha rimediato 10 giorni di prognosi.
Nonostante la paura dei cittadini per le “baby gang” si faccia più palapabile soprattutto in centro, dove i ragazzini passano il loro tempo libero fuori da scuola, è difficile capire se si tratta di piccoli criminali che crescono, baby gang appunto, o una situazione goliardica sfuggita di mano e degenerata nello scontro con le forze dell’ordine, di noia giovanile, mancanza di stimoli e forte educazione. Che educazione diamo ai nostri giovani? Perché si presentano situazioni come queste, dove per prima si nota la mancanza di rispetto verso le forze dell’ordine?
Oltre alle aggressioni tra giovanissimi dello scorso dicembre, in cui vennero arrestati due neomaggiorenni, in questi mesi Parma ha visto anche il gruppo di ragazzini prendere a sassate le macchine in transito in piazzale Pablo, e l’aggressione anche di adulti da parte di minori. Forse non è emergenza, ma è sicuramente un forte campanello d’allarme.
