Parma Femminile, Cap. Lusignani a Calcio Ladies: “Il nostro è un gruppo giovane, forte ed educato: siamo al secondo posto e non vogliamo buttarlo via!”

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(dal sito ufficiale www.parmacalcio1913.com) –calcio ladies Il capitano del Parma Femminile Beatrice Lusignani ieri sera, martedì 9 Gennaio 2018, è stata la prima ospite in diretta della nuova trasmissione radiofonica settimanale Calcio Ladies“, dedicata esclusivamente al calcio femminile, in onda sulla piattaforma nazionale “Rete NeTVision” ogni martedì tra le 21 e le 22, condotta dalla giornalista professionista parmigiana Francesca Devincenzi, con Alessandro Sacco e la collaborazione di Maurizio Stabile e la regia di Luigi Cardone.

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Questa la trascrizione dell’intervento di Beatrice Lusignani:

“Quando tre anni fa il nuovo Parma Calcio decise di rinascere puntando anche su una squadra femminile, io fui felicissima di questa chiamata e di entrare a far parte di questo progetto. Il Parma è una società importante, con una grande storia alle spalle e che rinascesse anche con un progetto di calcio femminile non poteva che farmi piacere. Allora era una delle prime società storiche a puntare sul calcio rosa. Questa Maglia regala emozioni diverse e per me è un orgoglio rappresentare la città: accresce il senso di responsabilità. Anche se alla fine i campionati che abbiamo disputato in questi anni – ovvero la Serie C – sono gli stessi delle mie precedenti esperienze, e le mie compagne pure, Beatrice Lusignaniindossare la Maglia Crociata è tutta un’altra cosa… Io sono qui da tre anni, ormai faccio parte della cosiddetta vecchia guardia: dell’esperienza iniziale siamo rimaste in 6: all’inizio di questa stagione, infatti, c’è stato un profondo rinnovamento con l’arrivo di 12-13 nuove ragazze ad aiutare un gruppo competitivo. Loro ci hanno dato una mano enorme: sono giovanissime, dai 16 ai 18 anni, all’inizio ero preoccupata, ma ora devo proprio dire che mi stanno rendendo la vita facile. Sono educatissime, hanno entusiasmo sono brave tecnicamente, e hanno voglia di sacrificarsi per la loro squadra sia in allenamento sia in campo senza mollare mai. Grazie anche a loro abbiamo ottenuto questo secondo posto, risultato di tutto rispetto e difficile da immaginare per un gruppo completamente rinnovato e così giovane, invece grazie a loro siamo riuscite, nonostante tutto, a vincere tutte le partite giocate, tranne un pareggio e una sconfitta con la capolista Olimpia Forlì, nostra tradizionale bestia nera. Per come son fatta io, cercherò di trascinare la squadra anche nel girone di ritorno: ovvio che cercheremo di fare il possibile per rimanere almeno lì dove siamo e per vincere. Ce la metteremo tutta. Il mio obiettivo personale è quello di far crescere queste ragazze: abbiamo delle potenzialità pazzesche, sono contenta di aver trovato un gruppo su cui poter lavorare e col quale, in futuro, si potranno fare cose importanti. Il mio personale auspicio è far crescere questo gruppo.L’obiettivo di squadra? Finora siamo seconde e questo secondo posto non vogliamo buttarlo via! Purtroppo non ci possiamo allenare con i ragazzi della maschile perché loro, da professionisti, si allenano al pomeriggio, noi, invece, siamo lavoratrici o studentesse, per cui possiamo allenarci solo di sera tra le 20 e le 22: con loro ci incrociamo al Centro Sportivo o nelle feste dei Parma Club o alla cene, perché la Società cerca di coinvolgerci in ogni propria iniziativa e ci tratta da professioniste. Quando mi avvicinai al calcio femminile, questa disciplina non era conosciuta come adesso. Il movimento è cresciuto e ora, per fortuna, non ci sono più persone che mi fanno domande come una volta tipo se possiamo colpire la palla di testa o fare i i calci d’angolo. Alle ragazze che vogliono iniziare io suggerisco di farlo senza paura o pregiudizi, perché io sono dell’avviso che non esistono cose da uomini e cose da donne. Buttatevi, provateci: ci si innamora inevitabilmente di questo sport. Il mio modello come portiere? Sarà banale dirlo, però è Buffon: io voglio giocare ancora qualche anno come lui, mi ispiro a lui. Delle donne, invece, la migliore al mondo è l’americana Hope Solo. In serie A Femminile chi ci somiglia? Direi la Juventus: ci accomuna la grinta, la forza e l’obiettivo di far conoscere il nostro movimento e in generale come viene trattata dalla Società. Noi ci vantiamo di poter giocare nel Parma e poterci allenare in strutture importanti con professionisti, medici, fisioterapisti, tecnici importanti e in più ci han fatto giocare anche due partite al Tardini… Noi andiamo in giro a testa alta con la divisa del Parma, anche quando lavoriamo o a scuola: siamo felicissime di far parte d questa società che ci sta dando davvero tanto!”

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