Beni confiscati alla mafia: a Comune di Parma un appartamento per il sociale. Nel reggiano andranno agli alluvionati di Lentigione

0

Via libera della Giunta Comunale alla manifestazione di interesse per il trasferimento gratuito in capo al Comune di Parma dell’unità immobiliare sequestrata alla criminalità organizzata, posta all’interno del condominio di via Testi Laudedeo n. 14.

Il provvedimento nasce dalla conferenza dei servizi convocata, presso la Prefettura di Bologna, mercoledì scorso, dall’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) con lo scopo di esporre e assegnare i beni confiscati all’interno della Regione Emilia Romagna che possono essere trasferiti gratuitamente agli Enti Pubblici.

L’unità immobiliare (composta da un appartamento e un magazzino) di via Testi Laudedeo 14, sottratta alla criminalità organizzata e per la quale il Comune di Parma ha manifestato interesse, verrà quindi trasferita gratuitamente al Comune, libera da persone e cose, e sarà destinata ascopi sociali: per accogliere nuclei di persone in emergenza abitativa, ospitare gruppi famiglia, diventare oggetto di edilizia residenziale pubblica o per altri usi valutati dall’Amministrazione che possano riconvertire positivamente gli spazi all’interno del tessuto sociale ed economico della comunità cittadina.

Il commento di Pizzarotti: “Togliere risorse alla criminalità e consegnarle a persone o nuclei familiari in difficoltà, ridando loro speranza e futuro: questo fa il Comune di Parma, con un esempio tra i più limpidi di contrasto alla criminalità organizzata. Le istituzioni ci sono e si fanno sentire”.

I beni sequestrati nel reggiano, invece, serviranno a supporto della popolazione colpita dall’alluvione a Lentigione di Brescello. Questi vennero confiscati nel comune reggiano nel 2013 a Francesco Grande Aracri, 61 anni, fratello maggiore del boss della ‘ndrangheta Nicolino Grande Aracri. L’amministratore giudiziario dei beni confiscati ha oggi proceduto, su incarico dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati di Roma, a consegnare il materiale sottratto al 61enne, di origine cutrese e condannato in via definitiva nel 2008 per associazione di stampo mafioso. I commissari del Comune di Brescello li destinati alle attività legate al sostegno della comunità alluvionata.

La consegna è avvenuta in tempi rapidissimi, in accordo con la magistratura e i carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia. La confisca delle proprietà di Francesco Grande Aracri era stata confermata recentemente dalla Corte di Cassazione. I beni consegnati al Comune di Brescello appartenevano alla Euro Grande Costruzioni Srl, anch’essa oggetto di confisca definitiva. I beni in questione fanno parte di un sequestro preventivo anticipato di beni per alcuni milioni di euro, eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia il 3 dicembre 2013, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna che condivise l’istanza dei carabinieri del comando di Reggio, avanzata in seguito all’indagine patrimoniale nei confronti del pregiudicato cutrese.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here