Traversetolo, Dall’Orto: “Profughi non vogliono fare lavori socialmente utili ma ci costano mille euro al mese”

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Malumori a Traversetolo tra il sindaco Simone Dall’Orto (Lega Nord) e il parroco della comunità di Betania, don Valentini, a causa del non rispetto degli accordi sulla gestione dei profughi accolti nella comunità.

I 4-6 migranti che ogni giorno si dovrebbero presentare insieme ai dipendenti comunali per i lavori di ordinaria manutenzione e cura del verde non ci sono. “Ho parlato con loro e con don Valentini- ha ribadito Dall’Orto ieri sera alla trasmissione “Parma Europa” su 12 Teleducato– mi hanno detto che loro gratis non ci lavorano. Io però penso che ospitarli qui ci costa circa mille euro al mese e che quindi bisognerebbe cercare di farglielo capire che il lavoro socialmente utile ripagherebbe in parte questa spesa”.

Lo scorso giugno, dopo uno scontro tra don Valentini e amministrazione, si era arrivati ad un accordo: una decina di profughi sarebbero stati coinvolti in questo progetto di lavoro. Ora sembra che ad opporsi siano gli stessi migranti. Sarebbe stato lo stesso Don Valentini a suggerire l’affiancamento degli ospitati ai dipendenti comunali per “favorire l’inserimento nella comunità”. Il tentativo di integrazione trova però ostacoli a Traversetolo.

A rispondere al sindaco Dall’Orto in trasmissione televisiva il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti che la scorsa settimana ha incontrato Papa Francesco proprio per parlare di accoglienza e immigrazione. “Credo si sbagli a parlare di costi per l’accoglienza. Dobbiamo vederlo sotto altri termini come ‘investimento‘. Il nostro deve essere un investimento per il futuro della comunità e integrazione”.

Anche il sindaco di Polesine Zibello, Andrea Censi, ha concordato con Pizzarotti ricordando l’esempio del suo Comune e di come si stia cercando di portare avanti iniziative “nuove” per favorire l’integrazione. “Abbiamo organizzato ad esempio un torneo di calcio e una delle squadre era composta dai migranti che stiamo accogliendo. Sono arrivati in semifinale e hanno partecipato alla pizzata per festeggiare. È stato un bel momento. È così che si crea veramente il concetto di comunitá”.

1 commento

  1. Non ho dubbi che, come dice Andrea Censi, i migranti siano ben felici di integrarsi partecipando a tornei di calcio ed a pizzate! Secondo me la vera integrazione va intesa in ben altro modo, certamente non facendo credere a queste persone che sono arrivate nel paese dei balocchi. Siamo seri !!!!

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