Gita fuori porta: cosa vedere e cosa fare a Forlì

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Una città che ama sorprendere e che ha un modo tutto suo di vedere le cose e presentare le sue meraviglie.

Ci troviamo nel cuore della Romagna, dove il forte carattere romagnolo si presenta in modo accentuato e decisamente perfetto per permettere al turista di scoprire nel miglior modo possibile un moderno paradiso italiano. Forlì si regge su tre pilastri molto robusti: la grande ospitalità, il suo perfetto biglietto da visita, le meraviglie architettoniche, che donano alla città un fascino incredibile e il buon cibo.

Una città che abbraccia concezioni urbanistiche moderne, ma che conserva un cuore romano che batte dal II secolo a.C. Si trova in un punto molto importante per gli snodi commerciali ed è un centro collegato perfettamente con le altre importanti realtà romagnole, che del turismo hanno fatto la loro massima espressione.

Forlì può essere identificata come città d’arte e proprio nel centro storico è possibile trovare le tracce di un importante passato, le più importanti testimonianze artistiche e un’atmosfera di grande cultura. Il quartiere di Schiavonia, il più antico e affascinante della città è il punto perfetto dal quale partire per un giro turistico in questa che è una realtà urbana che ha davvero tanto da offrire e che mai si tira indietro, nel mostrarsi in tutto il suo splendore, quando il curioso visitatore si aggira tra le principali strade. Proprio nello storico quartiere cittadino si trova la Chiesa della Santissima Trinità, la prima chiesa forlivese, al cui interno è gelosamente custodito un marmo del Canova.

Basta seguire gli eleganti palazzi settecenteschi del centro per giungere al cospetto di un altro edificio religioso davvero affascinante: il Duomo, con la sua facciata dell’800 e la cupola affrescata dal Cignani, conserva un gran numero di testimonianze artistiche di spessore.

A completare lo splendido quadro del centro cittadino, che si presenta con colori vivaci dei giorni nostri e tinte pastello, espressione di un passato lontano, che sembra schiarirsi ma che è impossibile cancellare, ci sono altri quattro edifici di grande valore. La Chiesa del Carmine, con il suo portale del ‘400, la Basilica del Mercuriale, simbolo del periodo gotico e di quello romanico, l’imponente Rocca di Ravaldino, con i due torrioni e il maschio restaurati negli anni sessanta del ‘900 e il vecchio Cinematografo Apollo, che conserva gli ambienti originari del primo Novecento.

Con un centro urbanistico così interessante, non stupisce il fatto che il mercato immobiliare di Forlì sia in costante crescita.

Le due facce dell’arte a Forlì

Non si può andare a Forlì e non visitare i Musei di San Domenico, ospitati nell’omonimo complesso, che grazie ad un’opera di grande riqualificazione è stato portato al suo originario splendore. Un complesso monumentale che comprende il Palazzo Pasquali, la Chiesa di San Giacomo Apostolo, due conventi e la Sala Santa Caterina.

La Pinacoteca di Forlì (Palazzo del Merenda) risale al 1938: qui sono custodite opere del ‘400 e del ‘500 dei principali artisti romagnoli alle quali si sommano le opere della donazione Righini (olii e acqueforti di G. Morandi) e le opere di grandi artisti italiani della collezione Verzocchi. Nell’ampio salone che si trova all’ingresso di questo mondo chiuso di arte, che riesce sempre ad aprire le menti e rapire i cuori dei visitatori, si trova l’Ebe di Antonio Canova. Ai lati le splendide tele del Settecento di Albani e Guercino.

Gli altri musei forlivesi sono: il Museo Romagnolo del Teatro, il Museo Etnografico Pergoli, il Museo del Risorgimento, il Museo storico Foschi.

Un’altra forma di arte, che si discosta da quanto descritto fino a questo momento, ma che comunque valorizza in modo incredibile la città e l’intero territorio, è quella culinaria. Un consiglio: immergetevi tra le opere d’arte che è possibile ammirare nei musei prima citati e dopo concedetevi un semplice lusso e assaggiate i piatti della cucina forlivese. Prodotti tipici e saporiti di un tempo, che valorizzano la più antica tradizione Romagnola del mangiar bene. Cosa assaggiare? Un bel piatto di pasta fatta in casa, un bel piatto di cappelletti o il classico pasticcio alla romagnola è tutto ciò che serve per riprendersi dalla bella camminata che vi ha permesso di scoprire ogni angolo della città. E poi, salami, carne e pesce di ogni tipo, tutto cucinato rigorosamente seguendo i canoni della massima semplicità. La sera, una bella piadina romagnola è quello che ci vuole per andar a dormire soddisfatti e con la pancia in festa. Sapori semplici ma decisi, proprio come i vini locali: il Sangiovese, l’Albana, il Pagadebit e il Cagnina sono pronti a far fare festa alle papille gustative.


Nei dintorni di Forlì

Prima di lasciare definitivamente questo meraviglio e ospitale territorio, non dimenticate di passare per Predappio, dove è possibile visitare la casa natale di Benito Mussolini, per la bella Forlimpopoli e per Castrocaro, la Salsubrium dei romani, famosissima per le acque termali.

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