Comune, progressioni orizzontali- Cgil, Uil, Sulpl: “Contratto conforme e procedura lecita”

0

“Registriamo in questi giorni l’ennesimo attacco al Contratto Decentrato Integrativo del Comune di Parma e alle sigle sindacali che lo hanno sottoscritto”.

Barbara Vigilante, FP CGIL, Luca Iuculano, UIL FPL, Salvatore Mistretta, SULPL commentano il caso Progressioni Orizzontali dei dipendenti del Comune di Parma. Secondo i sindacati il contratto è conforme e la procedura (ora sospesa) del direttore generale Marco Giorgi lecita.

leggi: Comune, caso progressioni economiche: sospeso l’atto di Giorgi

“Al Comune di Parma nello scorso dicembre non è successo niente di anomalo: come nella maggior parte dei comuni della nostra regione, è stato firmato un contratto integrativo per definire, tra le altre cose, i criteri per il ripristino delle progressioni economiche orizzontali, bloccate per legge dal 2010 al 2015.

Sottoscrivono tutte le sigle al tavolo, tranne Csa (pur condividendo i criteri giuridico normativi per le PEO). L’accordo viene sottoposto alla consultazione dei lavoratori che lo approvano con il 90% dei consensi. Il Contratto prevede risorse per circa 550 passaggi nel biennio 2017/2018.

Circa due mesi fa inizia una polemica fra dirigenti che rallenta il percorso di applicazione delle procedure e porta ad uno scontro tra Direttore Generale e Dirigente del Personale che nulla ha a che vedere con la correttezza degli accordi sottoscritti.

Il contratto firmato è perfettamente conforme ai principi contenuti nel Testo Unico del Pubblico Impiego (d.lgs 165/2001 aggiornato), principi che richiedono una selezione anche  sulla base delle valutazioni ottenute (non si tratta infatti di scatti automatici di anzianità).

Singolare e incomprensibile appare la posizione dei sindacati CSA e CISL (largamente minoritari al Comune di Parma secondo i voti ottenuti alle ultime elezioni RSU), posizione che cambia più volte nel tempo.

Prima si condivide, poi ci si preoccupa che i passaggi previsti sono troppo pochi, infine si mette in dubbio la legittimità del Contratto stesso per presunti vizi formali.

Inaccettabile è la richiesta, inviata a mezzo di uno studio legale, di riaprire il tavolo delle trattative, tavolo che è durato quasi un anno prima di arrivare alla sottoscrizione in dicembre 2016, e al quale hanno sempre partecipato tutte le sigle titolate, nessuno escluso.

Scoprire dopo mesi di non essere d’accordo non è un buon motivo.

In tutta questa polemica, nessuno sembra occuparsi dell’interesse dei dipendenti del Comune di Parma.

Infatti, chiedere l’annullamento della procedura in corso significa danneggiare tutti, sia coloro che rientrano nella prima graduatoria approvata sia coloro che accederanno alla procedura nei prossimi anni. Significa anche ledere pesantemente il ruolo della rappresentanza e della contrattazione fra le parti.

FP CGIL, UIL FPL e SULPL chiedono all’Amministrazione comunale, invece, di rispettare gli impegni sottoscritti con il Contratto Integrativo di dicembre e di completare al più presto l’iter delle graduatorie 2017 per poter così poi realizzare anche gli altri istituti previsti dal Contratto Integrativo, e ricominciare il prima possibile il confronto, sospeso dalla fase elettorale, per affrontare tutte le altre problematiche rimaste sul tappeto a partire dal tema della quantità delle risorse stanziate, per le quali chiediamo da tempo un incremento”.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here