Commenti razzisti ai candidati stranieri. Consulta dei Popoli: “Non sottovalutiamo la violenza verbale”

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Jean Claude Didiba e Marion Gajda

La democrazia e la voglia di rappresentanza in questa campagna elettorale 2017 si dimostra anche con la partecipazione di molti uomini e donne di origine straniera. C’è infatti almeno uno straniero in ogni lista presentata.

Ma a rovinare il clima di sano confronto, commenti spiacevoli e di stampo razzista comparsi soprattutto sui social, nelle pagine pubbliche e private dei candidati consiglieri. Segnalati anche sporadici episodi in strada e negli incontri politici.

Particolarmente riprovevole è stato quello rivolto al candidato del PD, Gentian Alimadhi (leggi: Alimadhi denuncia chi ha scritto “gli stranieri nell’inceneritore diventano energia rinnovabile”). Criticata solo perché indossa il velo mussulmano anche la candidata di Effetto Parma, Nabila Mhaidra.

 

Oggi, 6 giugno, la Consulta dei Popoli ha quindi deciso di riunirsi e indire una conferenza stampa.

Come spiega il presidente Jean Claude Didiba e il consigliere aggiunto Marion Gajda: “Ne avremmo fatto volentieri a meno, ma ancora una volta, come Consulta dei Popoli, ci troviamo costretti a levare la voce contro un episodio inqualificabile: l’ostilità verso i candidati stranieri prende forma di commenti xenofobi sul web, fino all’ormai tristemente noto invito ad usare l’inceneritore per risolvere il problema dell’immigrazione.

Nessun commento nel merito: sarebbe superfluo. Solo la sollecitazione rivolta a tutti i parmigiani a tenere alta la guardia, a trovare sempre la forza di indignarsi di fronte a simili bassezze. Anche se siamo certi che provengano da individui isolati e marginali, il rischio per noi cittadini di assuefarsi e sottovalutare il pericolo della violenza verbale è concreto. Parma tenga alta la fiamma della sua preziosa civiltà e della tradizionale accoglienza verso tutte le culture”.

“La presenza di candidati di origine straniera – aggiunge Gajda – è un segno di grande apertura. E questo è stato possibile anche grazie al contributo di tutti noi (Consulta dei Popoli) perché molti dei candidati provengono da qui. Sarebbe un peccato che questo lavoro venisse rovinato da questi commenti e insulti”.

Tra i presenti hanno preso parola, mostrando solidarietà, Mounia Elfasi, dell’associazione donne marocchine, Ben Lotfi, dell’ associazione tunisina, Vojsava Tahiraj, dell’associazione Scanderbeg, Tall Papa rappresentante della Cgil. A fare le veci di tutti i candidati consiglieri Gentian Alimadhi e la giovane Victoria Inioluwa Oluboyo: entrambi nella lista PD.

Solidarietà anche da parte di Beatrice Luceri, candidata nel PD, che sta affrontando questa sfida elettorale in coppia “politica” con Alimadhi: “Non è sempre facile sentire i commenti che arrivano anche a me stando insieme a Gentian, un ‘nuovo parmigiano’. Questo dimostra che nonostante l’immigrazione ci sia ormai da tanti anni c’è ancora una resistenza, una paura del diverso. Ma sono le persone come lui e quelle presenti in sala che possono cambiare le cose”.

L’avvocato Alimadhi sporgerà quindi denuncia verso la persona che ha commentato in modo razzista sulla sua pagina Facebook: “Volevo lasciare perdere, ignorare questa bassezza che ci porta indietro di 60 anni, ai totalitarismi e ai genocidi. Ma ho ricevuto molte pressioni da parte degli amici che hanno letto questo commento e ho deciso di sporgere querela. Un gesto non solo in nome di tutti gli altri candidati ma anche per tutti i cittadini stranieri che vivono a Parma”.

Victoria Inioluwa Oluboyo ha concluso l’incontro ricordando come questo “sia stato un gesto fondamentale. Non solo per gli stranieri ma anche per gli italiani che si dissociano da questi comportamenti. Ognuno ha una sua identità, c’è chi è tunisino italiano, chi nigeriana italiana come me. Questo rende Parma ancora più bella. Ora dobbiamo mandare un messaggio importante: queste cose non devono più accadere”.

Si tratta comunque di una minoranza di persone. Questi soggetti non rappresentano e non devono rappresentare i parmigiani. L’invito ai cittadini è quindi quello di non rimanere indifferenti.

(Arianna Belloli)

 

 

 

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