L’Enpa interroga candidati sindaco su programma e cura animali. Le risposte

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L’Enpa si fa portavoce delle associazioni animaliste di Parma e “interroga” i candidati sindaco su tutela e cura degli animali.

“La campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Parma sta entrando nel vivo e i vari candidati iniziano a presentare i loro programmi: più o meno fitti, più o meno impegnati – esordisce Lella Gialdi, presidente di Enpa Parma -. Argomentazioni sul sociale, sull’urbanistica, sulla sicurezza, su iniziative culturali e tante altre di grande importanza ma rilevo tuttavia la pochezza, se non l’assenza, di un programma specifico sul benessere degli animali. Eppure è noto come i cittadini di Parma abbiano sempre mostrato grande attenzione alle diverse problematiche che abbiamo evidenziato, rispondendo positivamente agli input delle associazioni animaliste”.

“Gli animali non votano, lo sappiamo, ma chi ha a cuore il loro benessere apre le schede elettorali e riflette con attenzione – è il monito della Gialdi – per questo Enpa chiede ai candidati sindaco di esprimere le proprie intenzioni al riguardo”.

Troppo spesso ci siamo trovati costretti a sostituirci alle istituzioni, con dispendio di energie e fondi. Sono cadute nel vuoto le richieste di agevolazioni alle svuotature dei rifiuti da parte di quanti hanno accolto in casa gatti abbandonati: animali che non sono finiti nella struttura comunale, sollevando così il Comune da gravose spese”.

Parlando della popolazione felina, la Gialdi ricorda l’emergenza randagi. “Il budget messo a disposizione dall’Ausl per la sterilizzazione delle gatte di colonia non basta. Ad occuparsi delle spese sono ora le associazioni animaliste che hanno recentemente indirizzato al sindaco Pizzarotti una proposta rimasta senza risposta: a situazione di emergenza chiediamo risposte di emergenza”. Una campagna di sterilizzazione straordinaria a prezzo calmierato; sostegno economico alle associazioni per questo scopo; l’obbligo di microchippatura dei gatti di proprietà, gratuito per chi ha una precaria situazione economica sono alcune delle proposte.

“Non dimentichiamo poi gli animali di specie diversa che vivono nel laghetto del parco Ducale. Animali di cui si occupa con grande sacrificio una privata cittadina con il contributo di altri cittadini e di Enpa. Animali dimenticati per i quali il Comune non ha mai provveduto nemmeno all’acquisto dell’alimentazione. Ma anche i conigli, abbandonati sempre più frequentemente, le tartarughe e i pavoni”.

“Tanti, troppi questi dimenticati che richiedono una soluzione. Resta poi vivo e irrisolto il problema dei tanti questuanti che esibiscono un animale per ricevere qualche euro. Un fenomeno in espansione che va però esaminato secondo ottiche differenziate. Non va dimenticato il grave problema di chi vive un grave disagio economico che coinvolge anche l’animale di casa compagno di una vita difficile cui non può assicurare le necessarie cure”.

Altre idee arrivano poi per la gestione della quotidianità con la richiesta di distributori gratuiti di sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine su strada; dell’organizzazione di campagne di sensibilizzazione; dell’istituzione, in collaborazione con le associazioni, di un punto d’ascolto comunale rivolto ai cittadini con problematiche relative agli animali; dell’apertura estiva delle fontane nelle aree verdi come fonte di abbeveraggio per domestici e uccelli.

“Il problema del recupero dei selvatici incidentati resta un problema di competenza regionale, ma la possibilità che il comune si offra come partner per risolvere la situazione non è da escludere. Come non è da escludere assicurare nel periodo estivo al torrente Parma, tramite le casse d’espansione, uno specchio d’acqua che eviti di assistere alla morte per asfissia dei pesci e costituisca per i tanti animali che popolano le sue rive la possibilità di abbeverarsi”.
L’ultima proposta riguarda la realizzazione di una Consulta con la partecipazione delle associazioni. “Una seria e onesta collaborazione può portare a grandi risultati. Le associazioni di volontariato animalista ci sono ma sono ignorate nonostante sappiano compiere quotidianamente piccoli e grandi miracoli: è ora che vengano considerate come una grande risorsa. Tutto si può fare, se veramente lo si vuole. Chissà che non sia tempo che si avveri il sogno di fare di Parma una città per gli animali”.

LE RISPOSTE:

FEDERICO PIZZAROTTI (EFFETTO PARMA)

Accogliamo con interesse l’appello di Enpa ai candidati sindaco di Parma, convinti che il tema del benessere degli animali non sia di secondaria importanza per una città rispettosa dei diritti a 360 gradi, siano delle persone o degli animali. Per questo nel nostro programma, disponibile sul sito www.pizzarotti2017.it, abbiamo dedicato diversi punti al tema, molti dei quali contemplano già le proposte presentate da Enpa. 

A partire dall’istituzione di figure e strutture dedicate: va in questo senso un nuovo ufficio per il benessere degli animali che si occuperà di fornire ai cittadini servizi, assistenza e ascolto in collaborazione con un Garante degli animali, referente per il progetto “Far rete per i diritti animali”.
La proposta di una Consulta in cui si ritrovino le associazioni ci trova già pronti: il nuovo regolamento del Polo Integrato Animali d’Affezione ha infatti istituito due organi partecipativi: un Tavolo Tecnico, aperto a tutte le associazioni, e un Comitato Tecnico Scientifico, composto da organi istituzionali e da due rappresentanti di associazioni animaliste.

Una preparazione mirata su specifici comportamenti da tenere in caso di interventi che coinvolgano gli animali sarà inoltre fornita ad alcuni agenti della Polizia Municipale “amici degli animali”.
Per quanto riguarda gli spazi comunali, il nostro programma prevede la realizzazione di dieci nuove aree di sgambatura cani in alcuni zone già individuate in base alle richieste ricevute dai cittadini. Tra queste via Rasori, quartiere Parma Mia, quartiere Eurosia, Porporano, Vigatto e Panocchia.

Randagismo: come richiesto da Enpa e dall’Ordine dei Veterinari, stiamo procedendo con la convenzione per lo stanziamento delle risorse necessarie ad interventi supplementari di sterilizzazione.

Parlando proprio di risorse, ricordiamo che ogni anno il Comune impegna oltre 600 mila euro destinati al Canile-gattile. In questi cinque anni abbiamo, inoltre, portato avanti un importante percorso per la regolarizzazione della gestione della struttura comunale, coinvolta nei passati scandali giudiziari.
Interverremo poi sul tema dell’accattonaggio con animali attraverso una norma finalizzata a impedire questa pratica. Riguardo alla distribuzione di sacchetti per le deiezioni, è già gratuita in tutte le 40 aree di sgambamento cani che vengono settimanalmente rifornite, anche se abbiamo registrato alcuni comportamenti impropri di chi ne preleva in eccesso per uso personale.

A proposito delle diverse specie che vivono nel laghetto del parco Ducale, non si tratta di una situazione dimenticata, ma è bene chiarire a beneficio di tutti, che gli animali selvatici non sono competenza del Comune e che non è possibile purtroppo garantire risorse per il mantenimento. Durante quest’amministrazione siamo però intervenuti più volte per garantire condizioni ottimali nel laghetto controllando periodicamente i sistemi di deflusso e alimentazione delle acque e istituendo un servizio settimanale con Iren per la pulizia. Inoltre, in particolare per gli uccelli selvatici che frequentano il Parco ducale, insieme alla Lipu stiamo lavorando per realizzare un progetto di educazione ambientale che, attraverso l’applicazione di pannelli didattico-divulgativi, nidi e mangiatoie, mira far conoscere le specie presenti nel corso dell’anno ed essere osservate di passaggio e a salvarne un numero importante da morte certa.
Siamo perfettamente d’accordo con Enpa sull’importanza di campagne di sensibilizzazione: recentemente ricordiamo che sul caso “bocconi avvelenati” il Comune è stato in prima linea insieme ad associazioni, volontari e istituzioni per una campagna informativa sul contrasto a questo fenomeno di inciviltà e crudeltà. Inoltre, al fine di promuovere l’attività del canile e l’avvicinamento delle persone, nel 2016 abbiamo creato la pagina Facebook del canile tramite la quale oltre 2600 persone seguono le informazioni aggiornate continuamente su adozioni ed eventi.

Ma una “città per gli animali” che si rispetti ha bisogno anche di uno spazio dedicato in cui le persone possano seppellire e ricordare i propri amici animali. Per questo vogliamo realizzare il primo cimitero dedicato agli animali domestici di Parma, nel rispetto della sensibilità di tanti cittadini e di un impegno di civiltà da parte dell’amministrazione comunale.

Infine ci fa piacere ricordare il regolamento sugli spettacoli viaggianti messo a punto dall’attuale amministrazione che di fatto ha concesso l’autorizzazione alle sole manifestazioni circensi che non utilizzano animali esotici o comunque rientranti nell’elenco Cites. 

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte quelle realtà associative con le quali abbiamo collaborato in questi anni, come ci auguriamo di continuare a fare per il bene degli animali della nostra città.

PAOLO SCARPA  (Parma protagonista, PD, Parma Unita Centristi)

Rispondo con piacere alla sollecitazione che mi arriva dall’ENPA di Parma, che si fa portavoce di tutte le associazioni animaliste della nostra città nel chiedere maggiore attenzione e sostegno per il benessere degli animali.

Innanzitutto ringrazio quanti con i loro sforzi, e a spese proprie, si sostituiscono alle istituzioni per assicurare a cani e gatti recuperati dalla strada un tetto, cibo e l’affetto di cui hanno bisogno. So che un sindaco è responsabile anche del benessere degli animali e so che, nonostante lo staff eccellente di cui dispone il canile-gattile di Parma e una struttura molto valida considerando la media di quelle italiane, molto di più può essere fatto per migliorare il Polo di via Melvin Jones. Nel corso della campagna elettorale ho incontrato molti volontari che mi hanno raccontato degli interventi necessari per adeguare il Polo Integrato comunale agli standard più elevati. Nel canile manca una fognatura per raccogliere le deiezioni degli animali e manca un sistema di riscaldamento per l’inverno. Per affrontare l’emergenza freddo, mi risulta che molti volontari abbiano donato impianti di riscaldamento portatili che, nel caso del gattile, non possono però essere utilizzati perché nella zona dei box ricoveri non ci sono allacci dell’elettricità. Sono tutte situazioni che necessitano di intervento urgente, per evitare di trovarsi di fronte agli stessi problemi il prossimo inverno.

La mia proposta è di aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti delle associazioni animaliste e concertare assieme a loro interventi, migliorie nella gestione del Polo e una revisione del regolamento del canile di recente approvato dal Comune che non riconosce e valorizza adeguatamente il ruolo e soprattutto l’esperienza maturata negli anni dai volontari.

A prescindere da queste considerazioni sullo stato della struttura, che comunque rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale, quello che maggiormente mi preoccupa è l’educazione al rapporto con gli animali dei cittadini. La formazione è essenziale per ridurre i fenomeni di abbandono o i maltrattamenti. In questo un Comune deve agire sostenendo iniziative finalizzate a generare quell’insieme di buone pratiche che possono fare la differenza. Una potrebbe essere quella di assegnare crediti formativi agli studenti che volessero svolgere attività volontaria al gattile o al canile.

Penso inoltre che in una società evoluta come la nostra, il Comune debba lavorare per avvicinare le proprie strutture alle associazioni, ai volontari e a quanti amano gli animali allo scopo di dare una casa a tutti quelli che oggi non ce l’hanno. Molti volontari hanno lamentato che il Polo di via Melvin Jones è chiuso tre giorni su sette e in quelli di apertura fa orari estremamente ridotti. In queste condizioni è difficile creare un rapporto tra la città e il canile-gattile. Mi è sembrata da attuare anche la proposta di una bacheca per le adozioni, da collocare al piano terra del Municipio e al Duc. Un buon modo per mettere in contatto gli animali abbandonati con la città.

Un’ultima annotazione sul randagismo felino che è in drammatico aumento. Le associazioni hanno chiesto pubblicamente fondi per la sterilizzazione, che è costosa e non coperta dai fondi Ausl. Il Comune non ha mai risposto. Una campagna di sterilizzazione a prezzo calmierato potrebbe, così come suggerito dall’Enpa, essere una risposta di emergenza a una situazione oramai insostenibile.

Mi impegno a fare in modo che venga realizzata. È un impegno che assumo volentieri anche perché adoro i gatti, non solo i tre che allietano la mia vita e la mia casa.

LUIGI ALFIERI (ALFIERI PER PARMA)- 

Ho letto con attenzione l’invito dell’Enpa ai candidati sindaco. È uno stimolo, quello che la presidente Lella Gialdi rivolge a tutti che io accolgo con la massima disponibilità visto che quasi tutti i punti toccati sono già presenti nel nostro programma elettorale che da settimane è disponibile sul sito web alfieriperparma.it e da venerdì è anche ufficialmente depositato.

Su una cosa in particolare siamo d’accordo: la necessità che l’amministrazione ascolti sempre chi quotidianamente si trova a dover affrontare piccoli e grandi problemi. Un sindaco non deve essere un tuttologo e, per questo, deve essere capace di creare una squadra di persone competenti, ognuno nella propria materia. Quando mi sono proposto alla guida della città, ho immaginato Parma come la casa che vorrei: sicura, bella, pulita, accogliente, senza barriere, a misura di bambini, di ragazzi e di anziani.

E, naturalmente, non ho dimenticato che quasi in ogni casa di Parma ci sono anche amici con due o quattro zampe che devono essere rispettati e curati aiutando i proprietari a farlo nel miglior modo. Ma so anche bene che, accanto agli animali fortunati, ci sono anche quelli che possono contare solo sulle attenzioni offerte loro dai volontari delle associazioni o da persone di buon cuore.

Per queste associazioni il sindaco può fare tanto, non sostituendosi, ma affiancandosi e facendosi carico dell’organizzazione di “reti” di solidarietà che mettano insieme le competenze che servono alla quotidiana gestione di piccoli e grandi problematiche.

Nero su bianco ho inserito nel mio programma: l’abolizione della Tari per le associazioni di volontariato che si occupano della cura degli animali abbandonati, il posizionamento di cestini per le deiezioni; la predisposizione di una modalità di contatto veloce dedicata alle segnalazioni dei cittadini riguardo eventuali situazioni di maltrattamento, l’incentivazione della sterilizzazione degli animali di proprietà e l’inserimento in bilancio di risorse da destinare alle associazioni che si occupano di animali d’affezione abbandonati per la sterilizzazione delle femmine e per la realizzazione di campagne informative capillari mirate al contenimento del fenomeno dell’abbandono. Sposo infine fin da subito l’obiettivo lanciato da Lella Gialdi di “fare di Parma una città per gli animali”: insieme si può fare.

LAURA CAVANDOLI (LN-FDI-FI)-

“Nel nostro programma i punti fondamentali delle richieste dell’associazione animalista”.

Premettendo che il volontariato è una risorsa insostituibile nei confronti della collettività e, soprattutto, dei cittadini in condizione di svantaggio sociale, abbiamo dedicato un intero capitolo del nostro programma a questi temi, per noi fondamentali, dove specifichiamo la necessaria attività del volontariato,in grado di riqualificare e nobilitare il territorio e la comunità per le sue caratteristiche di civiltà e solidarietà. Nostro obiettivo primario sarà promuovere in maniera continua il valore del volontariato: nelle scuole, sui giornali, nei siti web, sui social network o in qualunque altro modo possibile, soprattutto se in grado di arrivare a un pubblico di giovani, anche per quanto riguarda la tutela e il benessere dei nostri amici a quattro zampe. Fermamente convinti che il grado di civiltà di una società si misuri anche dall’attenzione con cui essa si rapporta con i propri animali, sosterremo gli Enti e le strutture di ricovero per gli animali, promuoveremo il rispetto dei regolamenti di polizia urbana per la tutela degli animali e verificheremo l’applicazione delle normative per il passeggio con gli animali nei luoghi pubblici: primariamente dal punto di vista della sicurezza e dell’igiene. Inoltre, proprio come richiesto dall’Enpa si favorirà la sterilizzazione dei gatti per mantenere una gestione efficiente delle comunali che li ospitano; si proporrà inoltre la PetTherapy in strutture per anziani o case famiglie anche al fine di favorire l’adozione dei cani e gatti abbandonati”.

FILIPPO GRECI (SIAMO PARMA)- 

Riteniamo sacrosanto l’invito lanciato da Enpa ai candidati di questa tornata elettorale. Il tema è dal nostro gruppo molto sentito e ne è prova il punto “Amici animali – Benessere garantito” presente nel programma di SìAmoParma (consultabile e scaricabile sul sito internet www.siamoparma.it). Riscontriamo, tra l’altro, una grande assonanza con le proposte auspicate dall’associazione animalista. Il nostro programma prevede infatti uno specifico contributo da parte del Comune per cibo e spese veterinarie rivolto ai cittadini meno abbienti. Spesso le persone non riescono perché colpiti da difficoltà economiche a garantire una esistenza serena e dignitosa al loro piccolo o grande amico, non potendo nemmeno fare fronte alle spese veterinarie per le patologie che potrebbero colpirlo durante la propria vita. Il programma di sterilizzazione da noi previsto per combattere il fenomeno del randagismo sarebbe sicuramente una soluzione per ridurre questa questione. Abbiamo altresì elaborato un piano di potenziamento, adeguamento e ripristino delle strutture comunali attualmente in essere al fine di aumentarne e migliorarne la recettività e porre fine alle problematiche strutturali evidenziate in questi anni. Siamo fermamente convinti che dovranno essere programmati momenti di incontro tra cittadinanza e associazioni animaliste per favorire e promuovere una cultura del rispetto e del benessere per i nostri fedeli amici che troppo spesso, ancora oggi, sono oggetto di episodi di maltrattamento.

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