Acer per l’autogestione: nasce il “Referente di Edificio” per le case popolari

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Un nuovo rivoluzionario progetto di Acer per la gestione delle case Erp e residenze sociali. Nasce la figura del “Referente di Edificio“, un primo passo verso l’autogestione di questi condomini.

Sotto il grande ombrello di “La casa non è solo quattro mura”, la società ha già avviato una serie di iniziative volte a massimizzare lo “star bene” dei loro inquilini. La socialità, il vivere in convivialità e serenità con gli altri condomini, diventa must imprescindibile per il futuro delle case Acer. Già avviato, in questo ambito, il processo di mediazione sociale e i “Giochi di Cortile” per coinvolgere anche i più piccoli.

Il “Referente di Edificio” sarà quindi una figura di intermediazione tra gli inquilini e Acer. “Fa parte di un nuovo modello gestionale, – spiega Francesca Cravero, vicepresidente di Acer – ma anche modello di prevenzione. Il referente avrà il compito di segnalarci disagi e criticità che verranno così risolti in modo più efficiente e veloce”.

“Questa è la nuova scommessa di Acer – spiega il presidente Bruno Mambriani – Provare a risolvere i problemi dell’emergenza casa non è solo costruire le infrastrutture ma costruirle in modo da creare la maggiore socializzazione possibile. I cattivi rapporti tra le persone creano molti più danni che una macchia di umidità o un guasto. Acer si impegnerà ancora di più sulle persone oltre che sui suoi stabili. Cercheremo di permettere alle persone e a questi condomini di essere autogestiti”.

Acer conta a Parma e Provincia 251 edifici Erp, case popolari, e oltre 100 stabili di edilizia sociale. Ci sono poi 126 case che hanno già avviato il processo di autogestione. A breve Acer apporrà un avviso pubblico per chiedere a chi interessato di diventare Referente di Edificio. I requisiti minimi sono la permanenza in una casa Acer da almeno tre anni e il non aver ricevuto diffide per il comportamento negli ultimi 2 anni oltre a non avere condanne penali o carichi pendenti. Gli interessati che faranno richiesta e verranno ritenuti idonei parteciperanno poi a un breve corso di formazione.

Il presidente Mambriani preannuncia anche un nuovo lavoro di Acer: “Nel 2017 attiveremo uno studio di ricerca che farà incontrare i principi dell’urbanistica con quelli della sociologia. Cercheremo di delineare degli standard minimi costruttivi per facilitare la convivenza“. La ricerca servirà per le costruzioni future. Preferire una lavanderia comune oppure no? Meglio i balconi o le logge? Come e dove creare uno spazio comune per far incontrare le persone? Domande che cercheranno una risposta per le costruzioni di domani.

 

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