Approvata variazione RUE per impedire nuove Sale Slot in città

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Parma sarà un po’ più Slot Free da oggi. E’ stata approvata in Consiglio comunale la variante del RUE che impedirà nuove aperture di Sale Slot in città.

Attraverso il PSC si tenterà quindi di disincentivare le nuove aperture e i clienti. Nulla si fa per quelle già esistenti ma è un primo passo per evitare che il fenomeno dilaghi ancora. “I bar e i locali che posseggono “macchinette” da ora non potranno metterne ulteriori e se ne toglieranno una in futuro non potranno ri-aggiungerla” ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Michele Alinovi. Per quanto riguarda le nuove Sale potranno aprire solo a 2 km dalla città e non nelle aree residenziali, quindi solo nelle aree produttive. “Cerchiamo di disincentivare le persone portando queste attività fuori dalla comodità delle persone. Difficilmente un ragazzo in bici, scooter o un anziano andrà così lontano per giocare”. Si dovranno rispettare inoltre i 500 metri di distanza dai punti sensibili come scuole e chiese come vuole la norma regionale. Chi ha già la licenza potrà utilizzarla ovviamente ma non ne verranno concesse di nuove. Se un locale cambia la destinazione d’uso non potrà più tornare ad avere la possibilità di installare macchinette slot.

Durante il Consiglio tutti i consiglieri si sono mostrati unanimi nel voler affrontare il problema delle ludopatie. Cattabiani, Civiltà parmigiana, ha espresso apprezzamento anche s eha ricordato come il problema sia per lo più sociale e servirebbero delle figure professionali che possano affiancare e aiutare chi è affetto da questa dipendenza. Ghiretti, di Parma Unita, della stessa posizione ma più critico verso l’amministrazione: “Questa azioni vanno incoraggiate ma non so potrà dire una città Slot Free. L’offerta resta enorme e ora i bar e locali per togliere anche solo una macchinetta ci penseranno 10 volte. Vorrei ricordare invece l’esempio di Modena che secondo me ha approvato una misura più efficace. Un limite di 8 ore per l’accensione delle macchinette”.

Il capogruppo di maggioranza, Marco Bosi, si è dichiarato invece molto contento per l’azione amministrativa che “cerca di fermare un fenomeno che oggi è a livelli preoccupanti. Penso che leggi troppo restrittive e criminalizzanti non facciano altro che aumentare l’illecito. Giocare non può essere illegale ma deve essere fatto, come tutto, con moderazione. La legge nazionale sul tema risale al 1931 e non prevede ovviamente una serie di giochi. Questo strumento che utilizza il PSC è utile ma parziale perché oggi gran parte dei giochi si trovano online. Serve quindi una legge del Governo più aggiornata, che combatta veramente la dipendenza”.

 

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