Violenze sessuali su bimba di 8 anni durante la lezione di ginnastica: arrestato 29enne parmigiano

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Giovedì 16 marzo, nelle prime ore della mattina, è stato arrestato S.M, 29enne parmigiano collaboratore esterno di educazione fisica di una scuola elementare della Provincia.  La pesante accusa è di violenza sessuale aggravata nei confronti di un minore. L’uomo è anche istruttore di pallavolo in un circolo privato cittadino.

Dopo 10 giorni di indagini da parte dei Carabinieri del nucleo investigativo, il GIP del Tribunale di Parma Andrea Bianchi ha emesso la richiesta di arresto e l’uomo è stato costretto ai domiciliari nella sua residenza di Parma dove vive con i genitori.

A gennaio il 29enne era stato chiamato dalla scuola elementare per tenere le lezioni di educazione fisica per carenza di organico. In questi due mesi l’uomo ha tenuto comportamenti inappropriati nei confronti di una studentessa di 8 anni: attenzioni eccessive, palpeggiamenti nelle parti intime durante le lezioni.

In una occasione l’insegnante ha invitato la bambina ad accompagnarlo nel bagno dello spogliatoio dove l’avrebbe poi costretta a togliersi i vestiti mentre lui la osservava e la toccava.

La bambina un giorno, mentre la classe si preparava a uscire da scuola, ha confessato le violenze a una compagna di classe. La maestra ha intercettato questa conversazione e ha deciso che la situazione andava affrontata con urgenza. Fuori dall’istituto sono stati subito avvisati i genitori che hanno deciso di rivolgersi alla stazione dei Carabinieri di Monticelli.

A dirigere le indagini sono stati il comandante della stazione, Ugo Travaglini, e il Maresciallo Russo che ha apportato sensibilità femminile alla giovanissima vittima e alla famiglia in questi giorni difficili in cui è anche stata sentita in Procura con l’ausilio di una psicologa che ne ha verificato la “purezza” delle affermazioni, scevra da rancori pregressi o piccole discussioni con il docente.

Un plauso da parte degli uomini dell’Arma va ai genitori che sono stati coraggiosi e coscienziosi a denunciare subito la situazione alle Forze dell’Ordine senza farsi trasportare dalla rabbia e dal desiderio di una vendetta personale. Questo ha permesso di svolgere rapidissime indagini che hanno portato all’arresto dell’uomo in breve tempo. A casa dell’educatore sono stati sequestrati computer e telefoni cellulare per appurare che non ci siano anche dei materiali pedopornografici.

 

 

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