“Le primarie del centrosinistra si sono chiuse. Mi congratulo con Paolo Scarpa per la vittoria e con i suoi avversari, Dario Costi e Gentian Alimadhi, per l’impegno profuso nella sfida elettorale. Detto questo è doveroso rilevare il dato della scarsa partecipazione al voto: 6.314 votanti contro gli 8.336 del 2012.
All’indomani delle precedenti primarie, lo stesso Paolo Scarpa commentava con queste parole: “Il dato più evidente che emerge dalle primarie del centrosinistra del 29 gennaio è la scarsa partecipazione degli elettori”. Se consideriamo poi che quelle del 2012 furono primarie rivolte esclusivamente a un elettorato di centrosinistra, mentre quelle di ieri erano primarie aperte a tutto il corpo elettorale di Parma, il calo dell’affluenza risulta ancor più significativo.
Il tentativo di aprire alla città è fallito. Il centrosinistra, lacerato dalle divisioni, a livello nazionale e locale, ha perso ulteriore consenso tra i propri elettori e non ne ha guadagnato aprendo alle altre forze politiche (dall’estrema sinistra al centrodestra di Ghiretti e degli ex Ubaldiani).
Risulta perciò evidente come l’avversario del sindaco uscente non possa essere un candidato emanazione degli accordi tra i partiti classici e i professionisti della politica, ma solo un civico al di fuori dei giochi. Queste primarie ci dicono una cosa chiara: i tempi e i modi della politica sono cambiati.
Va ricostruito il rapporto di fiducia con gli elettori, sulla base di scelte sincere nel loro esclusivo interesse e secondo una logica estranea agli interessi di partito. Bisogna capire quelli che per loro sono i reali problemi della città e proporre soluzioni. Chi sa fare questo e solo chi sa fare questo può aspirare alla vittoria, non chi ha dietro di sé i partiti o l’amministrazione.
Luigi Alfieri – Parma non ha paura
