“Dopo l’assegnazione a bus Italia in via provvisoria, gli esperti insieme alla stazione appaltante hanno verificato la sostenibilità dell’offerta. Apprendiamo come organizzazione sindacale, che si sta valutando un accesso agli atti da parte di Tep spa giustamente legittimo. Quello che ci è poco chiaro è, chi, Tep abbia ingaggiato come studi professionali per vedere questi atti, per poi inoltrare un eventuale ricorso consentito dalla legge.
Quello che ci chiediamo come sindacato, e come lavoratori, quali costi inciderebbero a carico dei tranvieri di Parma. Un altra cosa che ci chiediamo, come si possa poi inoltrare il ricorso contro Smtp partecipata da entrambi i soci, mettendo in dubbio il lavoro svolto in questi quattro mesi.
Un altro scenario, che si potrebbe sospettare nell’eventuale ricorso, oltre ad essere, che Smtp è partecipata dagli stessi soci di Tep, sarebbe, come Comune e Provincia sfiduciassero il lavoro di una propria società utilizzando i soldi di un’altra sua società. Assurdo. Tutto questo a ricadrà sugli investimenti messi in atto anche dalla Regione, e, del servizio di trasporto pubblico di Parma.
Allora a chi imputare le spese in caso di esito negativo? Non certo ai tranvieri di Parma; ma nemmeno alla collettività. Ecco perchè occorrerebbe fare un’azione di responsabilità, e, che tutto questo avesse un nome e cognome, e un portafogli, da mettere mano. Da noi si chiama azione di responsabilità. Ancora una volta siamo di fronte ad uno sperpero di denaro pubblico. Questi soldi dovrebbero servire affinchè venga fatta manutenzione sui mezzi, e sulle percorrenze del servizio, perché questo si aspettano i cittadini di Parma e i tranvieri di Parma”.
Paolo Leporati – Segretario Orsa
