Artoni Fercam, presidio in Via Mantova: “In 3mila rischiano il posto”

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In vista della grave situazione che si profila in merito alla vicenda del subentro di Fercam in Artoni, a sostegno della vertenza nazionale dei lavoratori Artoni e dei lavoratori in attività terziarizzate di Artoni, FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI hanno dichiarato lo sciopero per l’intera giornata di giovedì 16 febbraio di tutti i lavoratori Artoni e delle imprese appaltatrici.

Dalle 14,00 di giovedì è iniziato anche il presidio di tutti i lavoratori Artoni diretti e indiretti di fronte allo stabilimento di FERCAM viaMantova 92 a Parma.

Lo sciopero a oltranza è partito dallo stabilimento Artoni di Calenzano (Firenze), a causa della rottura della trattativa che avrebbe portato la società a cedere un ramo di azienda alla Fercam.

A Calenzano lavorano un centinaio di addetti fra dipendenti diretti e lavoratori dell’indotto. “Abbiamo chiesto al Ministero di aprire un tavolo di crisi e stiamo aspettando la risposta”.

Alle ore 12.15 è partito un pullman davanti alla sede di Artoni di Campogalliano per raggiungere presidio davanti alla sede Fercam di Parma, mentre i sindacati chiedono che l’azienda sia disponibile a proseguire il confronto, avviato lo scorso 19 gennaio e che aveva avuto un primo momento di confronto il 10 febbraio, per garantire l’occupazione e la possibilità per i lavoratori non interessati dal passaggio di azienda ad accedere ad ammortizzatori sociali.

Più in generale, tra diretti ed indiretti, sono circa 3mila “i lavoratori italiani che si troverebbero senza lavoro qualora Fercam abbandonasse pretestuosamente l’acquisizione dell’azienda”. Serve l’immediata prosecuzione del confronto per la realizzazione del subentro di Fercam in Artoni.

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