Dall’Olio si candida alle primarie: programma e critiche all’amministrazione Pizzarotti

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Sono tanti i temi su cui Nicola Dall’Olio fonderà la sua campagna per le primarie del centro sinistra. Ieri, 21 dicembre, il capogruppo del PD in Consiglio Comunale ha presentato ufficialmente la sua candidatura facendo un bilancio degli ultimi 5 anni di amministrazione Pizzarotti di cui lui ha potuto seguire le dinamiche tecniche e politiche da membro dell’opposizione.

Presenti a sostenerlo i consiglieri Vescovi e Scarpino, la professoressa dell’Università di Parma, Mara Morini, e gli ex consiglieri Carla Mantelli e Alessandro Volta oltre a una 50ina di persone che hanno riempito la sala della Corale Verdi.

Dall’Olio è sostenuto anche da Maurizio Olivieri, ex assessore di Montechiarugolo e membro della segreteria PD locale che lo scorso luglio aveva ricevuto la proposta dal Comune di Parma a diventare presidente di Ates, proposta che aveva creato non poche polemiche sulla stampa locale (leggi Olivieri si dimette da ATES: “Accusato di inciuci e accordi politici. No presupposti per proseguire”).

In una ventina di slide Dall’Olio ha toccato temi quali la gestione dei rifiuti, il problema sicurezza e Polizia Municipale, le tariffe degli asili comunali e il degrado urbano.

GESTIONE RIFIUTI- “Il sistema di raccolta dei rifiuti usato a Parma riprende il modello che si è usato in provincia nei paesi amministrati dal PD come Montechiarugolo. – ha spiegato il candidato – Il problema vero è come adattarlo alla città. Per il centro storico noi abbiamo sempre detto che serviva un modello diverso vista il pregio e la bellezza che deve avere. Si tratta di decoro e promozione turistica che non si può permettere semplicemente il modello più economico. I cassonetti intelligenti, non per forza interrati, possono essere la soluzione. Altro problema è la tariffazione puntuale che penalizza le attività commerciali”.

TI-BRE– “Questa è una battaglia che abbiamo perso. – commenta Dall’Olio – Io credo che sia un grande errore costruire la Tirreno Brennero che si è tra l’altro scoperto non avere finanziamenti per terminare i lavori. Secondo noi ci si doveva concentrare su un’altra cosa importante, la Pontremolese. Progetto che collega Parma al porto di La Spezia. Monti aveva bloccato il progetto ma secondo noi va rialzato perché oltre a dare una risposta urbana da anche una risposta vera per la mobilità”.

ILLUMINAZIONE PUBBLICA– La società che doveva prendere in appalto il servizio è stata dichiarata fallita, “Questo mostra ancora una volta come questa amministrazione abbia dei problemi col portare a termine i bandi di gara. Questa è saltata lasciando a non si sa chi la gestione dell’illuminazione in uno stato anche di abbandono. Basta girare per le strade per vedere quanti lampioni sono lasciati spenti”. La proposta della minoranza PD in consiglio era stata quella di riprendere il modello di Montechiarugolo con una illuminazione a led gestita anche da remoto “che porterebbe a un risparmio economico ed energetico per il Comune e potrebbe sopperire a 35 mila punti luce”.

PIAZZA GHIAIA- La Ghiaia doveva diventare un mercato alimentare d’eccellenza, “ma il problema è che la gestione non è più comunale ma di una società. Poi intervenne l’assessore Casa, che si prese anche il diritto, che disse che c’era già un accordo per fare il mercato alimentare due giorni a settimana. Cosa che ancora non si è vista. Oggi il mercato della Ghiaia è obiettivamente brutto, e non solo per la “Vela”. Parma città della gastronomia Unesco paradossalmente non ha un mercato alimentare”.

ALLUVIONE- “Nonostante i solleciti della Prefettura il piano di emergenza non è stato fatto- spiega Dall’Olio – al momento dell’alluvione sono stati i volontari a bloccare prima il passaggio sui ponti, solo dopo è arrivata la Municipale che non aveva comunque una regola precisa con cui agire. La vicenda giudiziaria è sorta tra l’altro a seguito di un nostro esposto. Solo dopo è stato approvato il regolamento che comunque continua a trascurare l’informazione e la partecipazione dei cittadini. Non si sa ancora in caso di emergenza dove le persone devono andare e come comportarsi”.

ASILI COMUNALI E SERVIZI SCUOLA AI DISABILI- L’assessore Ferretti ha dichiarato durante l’ultimo Consiglio Comunale che le tariffe non sono aumentate, “forse lui non ne ha la percezione ma le famiglie sì. Vennero poi chiusi 200 posti usando come scusa la diminuzione delle richieste. Ma le richieste diminuiscono perché le famiglie, visti i prezzi, sono costretti a tenere a casa i bambini. Una scelta che si mostrava anche in contraddizione con il loro mandato di programma. Solo ieri sono poi riusciti a unire Parma Zero Sei con Parma Infanzia, ci hanno messo solo 5 anni. Tutti ricorderanno poi il referendum e le manifestazioni di protesta per la gestione asili. Referendum che venne accolto solo dopo 7 mesi quando ormai il contratto era già stato chiuso. Noi avevamo fatto una proposta per nuovo contratto per la gestione dell’infanzia e in quel Consiglio Comunale, quel giorno, andammo vicinissimi a far cadere questa amministrazione. Il nostro successo più grande come opposizione è stata tuttavia essere riusciti a far cambiare rotta all’amministrazione sui servizi nelle scuole per i disabili che fecero nascere una fiaccolata di protesta in piazza”.

EMERGENZA CASA- Anche per Dall’Olio questa è un emergenza. “Sulla casa devo dire che questa amministrazione si è impegnata ma questo non è bastato. Come denuncia anche Rete diritti in casa, ci sono molti stabili inutilizzati, circa 4 mila, anche pubblici che potrebbero essere convertiti per far fronte a questa crisi. Un esempio è il Romanini Stuard.

nicola-dallolio-3PARCHEGGIO DI VIA COLORNO- “Una delle porte della città, via Colorno, che non è certo bella. L’enorme parcheggio multipiano abbandonato e di proprietà pubblica è simbolo del degrado e dell’incapacità sui temi urbanistici”. Un area definita dal capogruppo del PD come la “Terra dei fuochi”. “Alinovi aveva promesso che nel 2016 se ne sarebbe riparlato dopo le scadenze delle fideiussioni. Fideiussione che abbiamo scoperto essere poi già tutte cadute quando è venuta meno la finanziaria che le garantiva”.

POLIZIA MUNICIPALE- Dall’Olio ha affrontato il tema della sicurezza ricordando la proposta della minoranza PD di spostare la sede della Municipale da via del Taglio agli ex magazzini della Tep.

MOBILITA’ SOSTENIBILE- Critica da parte del consigliere anche sul piano di mobilità approvato recentemente in Comune che prevede “troppe strade e un poco coraggio verso la mobilità elettrica. E’ stato previsto di passare da 11 stazioni di ricarica a 70, solo 5 all’anno 6. Nel 2012 questa amministrazione fece cadere un finanziamento del governo di 600 mila euro che avrebbe permesso di farne 300 entro il 2016. Adesso ne fanno 50 in 10 anni”.

 

 

 

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