“Svendita” Fiere di Parma? Replica Effetto Parma: “Scarpa dovrebbe pensare di più al PD parmigiano”

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Il gruppo consiliare Effetto Parma replica alle polemiche di questi giorni sulla “svendita” delle quote comunali di Fiere di Parma, in particolare all’intervento di Paolo Scarpa (leggi Fiere di Parma. Scarpa (PD): “Non si possono svendere i gioielli di famiglia”).
“Negli ultimi giorni, ma non solo, stiamo assistendo a una serie di dichiarazioni che fanno notare come le elezioni comunali si stiano avvicinando. – scrive in un nota il gruppo Effetto Parma – Infatti sono state fatte una serie di congetture spesso non vere o nel migliore dei casi imprecise al fine di screditare l’operato di questa amministrazione.
A partire dalle dichiarazioni di Scarpa che ci accusa di vendere i gioielli di famiglia , ovvero parte delle azioni di Fiere di Parma S.p.A., per far fronte a interventi urgenti. Prima di tutto le risorse che entreranno non verranno spese adesso ma potranno essere utilizzate  da chi vincerà le elezioni nel 2017 , inoltre auspichiamo che a seguito dell’operazione si rafforzi il potere del territorio di Parma tutelandolo dalla voracità dei partiti come quello che appoggerà Scarpa ovvero il PD.  Infatti sappiamo bene come i partiti tendano a fagocitare ciò che di buono ha costruito una comunità traghettandolo verso altri enti o centri di potere dove solitamente i partiti hanno il proprio baricentro. Ad esempio Bologna per quanto riguarda il PD o la Lombardia per quanto riguarda l’attuale destra. Fiere di Parma resterà nelle mani di realtà parmigiane a prescindere dalla vendita di una parte delle azioni.
Scarpa dovrebbe pensare di più alle questioni del PD parmigiano che , a quanto pare, ha qualche problema di rapporti con la città. Lo dimostrano anche le ultime notizie relative al probabile furto di acqua luce e gas di una sede del PD nei confronti di un circolo ARCI. Se la cosa fosse confermata sarebbe veramente uno sgarro nei confronti dei cittadini che si adoperano per tenere in vita dei centri di aggregazione importanti per Parma come sono appunto i circoli ARCI.  Spesso i loro vertici combaciano con personalità del PD e a volte ragionano con lo slogan “o con me o contro di me” e i circoli che si rivelano contro o neutri, politicamente parlando, pare rischino ripercussioni indirette. Ci chiediamo come sia possibile che un partito che riceve milioni di euro di rimborsi elettorali scarichi i costi di acqua luce e gas sui cittadini. Speriamo che tali voci non risultino vere altrimenti ci domandiamo con che faccia chiedano che venga loro affidata la gestione della città.
Infine volevamo chiarire una volta per tutte la questione del supermarket di via D’Azeglio e la fantomatica sala giochi. Facciamo presente che tutta questa campagna di disinformazione promossa da alcuni consiglieri comunali di opposizione è basata su dei se e dei ma oltre che su punti interrogativi a fine comunicati. Chiariamo che ad oggi al comune non è arrivata nessuna richiesta riguardo all’apertura di una sala scommesse o simili in quella via. Capiamo le esigenze dei partiti di opposizione di screditare l’operato di questa amministrazione a tutti i costi, ma crediamo che la città tragga più vantaggio dall’intavolare progetti e programmi piuttosto che polemiche basate sul nulla.
Noi continueremo a lavorare a testa bassa per migliorare Parma senza dare troppo peso a questo brusio di sottofondo”.

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