Consiglio Comunale: Ferretti risponde a polemiche su debiti e bilancio. Nasce la Fondazione Parma città creativa Unesco

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Si è svolta oggi, 12 dicembre, la prima delle tre sessioni di Consiglio Comunale incentrate sulla previsione di Bilancio 2017. Il 20 dicembre si avrà il voto finale dell’aula per l’approvazione. Insieme al bilancio di previsione si è approvata la costituzione che fa quindi nascere la Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy, di una serie di modifiche allo Statuto Comunale e l’approvazione del nuovo regolamento sui referendum comunali.

I lavori in aula sono iniziati con l’interrogazione del consigliere Pellacini (Centristi per Parma) in merito alle baracche tra via Caduti di Cefalonia e via Montebello. La vicesindaco Paci riferisce le baracche sono state demolite e i materiali sono in via di smaltimento.

Savani, del M5S, ha segnalato la presenza di una discarica a cielo aperto in via Novaglia e via Ceno. L’assessore Folli ha rassicurato che la zona è stata inserita tra quelle sotto sorveglianza della telecamera mobile e varrà quindi monitorata.

Il capogruppo di Effetto Parma, Marco Bosi, ha chiesto chiarezza sulla Sala Slot che dovrebbe aprire al posto del supermercato Vivo di via D’Azeglio. Il sindaco Pizzarotti ha specificato che l’amministrazione è stata interpellata per la prima volta oggi e che ha tutta l’intenzione di tutelare il quartiere Oltretorrente.

Sul tema bilancio l’assessore Ferretti è intervenuto con un lungo discorso in replica alle polemiche di questi giorni mosse dal candidato sindaco Luigi Alfieri che sostiene come l’amministrazione abbia mostrato un bilancio molto più dissestato di quello che fosse nella realtà e accusato Pizzarotti di aver fatto un tesoretto da poter usare in campagna elettorale.

“Ricordo come il confronto con i bilanci precedenti sia pressoché inutilizzabile – ha dichiarato l’assessore Ferretti – da sistemi differenti, da cambi di contabilità e in particolare alcune singole voci di bilancio cambiate. Da un lato un fondo crediti di dubbia eseguibilità importante, dall’altro un fondo di piano perdite valorizzato a zero anche per il piano di bilancio 2017 come quello del 2016. Vuol dire che il problema non sussisteva? Invito tutti ad andarsi a rileggere il relazione datato 11 giugno 2014 della Corte dei Conti, sezione di controllo Emilia Romagna, che comunica al comune di Parma la delibera 148. I debiti ai danni delle partecipate del Comune erano pesantissimi e di una urgenza estrema per chi dice oggi che quei bilanci erano corretti e dava la colpa solo al blocco del patto di stabilità rispondo che come riferito nella relazione. A pag 27, “possibili ricadute sul bilancio del Comune e sulle sue società”. Per chi sosteneva un patrimonio attivo si osserva che l’elevata patrimonializzazione di alcuni degli organismi partecipati come Ad personam e Parmainfrastrutture presenta un non agevole grado di realizzabilità per la natura stessa dell’immobilizzazioni. Fin ora abbiamo realizzato 5 piani di risanamento per le società partecipate e ora stiamo ancora riaffrontando Metro Parma con una rinegoziazione. Sì, stiamo ancora parlando di Metro Parma. Quindi abbiamo 6 piani, sfido chiunque a trovare un altro Comune anche di grandi dimensioni che sia in questa situazione. La Corte dei conti nel 2015, in riferimento al rendiconto 2016 dice che non emergono gravi irregolarità contabili, dice che non tutti i problemi sono risolti ma che la strada è quella giusta. Per questo lavoro abbiamo ricevuto diversi riconoscimenti e siamo un esempio della trasparenza e anticorruzione. Sulle imposizioni dico solo che in termini di Imu, che hanno il 10,6 per mille ci sono come Parma, solo in riferimento alla Regione, Reggio Emilia Ferrara Modena Forlì Ravenna Cesena Rimini Bologna e fuori regione Torino e Milano. Per addizionale Irpef, che hanno lo 0,8 come Parma ci sono Bologna Imola Cesena Reggio e Modena ma il Comune di Parma ha delle esenzioni per chi ha un reddito inferiore a 10 mila cosa che questi altri comuni non hanno. Parlando di questo bilancio credo sarebbe stato peggio fare a scopo propagandistico il taglio delle tasse mettendo a repentaglio alcuni servizi che noi invece abbiamo confermato e in alcuni casi potenziato. La nave ha ampiamente ripreso il mare.

Ora i punti di forza di questo bilancio 2017. L’accordo con i sindacati penso sia emblematico di come questo bilancio dia risposte concrete alla città. Il sociale avrà il 28% della spesa corrente. Ambiente 19%. Sport, cultura e turismo che in totale hanno il 7,2%.

Tornando alle partecipate, chi oggi conta solo i mutui che aveva il Comune penso che sia in palese malafede. Si deve considerare il debito consolidato dell’intero gruppo. Considerare solo i 140 milioni del Comune è molto banale. Con il metodo dell’Università considerando il consolidato al 31/12/2012 senza tener conto del 2011 e di eventi come Spip e Stu Pasubio, il consolidato del 2015 vede una riduzione del 40% del gruppo Parma. Sono sicuro che quando avremo anche quello del 2016 ci sarà una riduzione di oltre il 65%. E’ un bilancio con 43,7 milioni di investimenti e ricordo che gli investimenti non si fanno con risorse da imposte e tassi tributi ma il bilancio di base corrente è stato tenuto in equilibrio utilizzando, è vero il 2,6 milioni di oneri sugli investimenti sottratti, ma un milione della spesa corrente è stato messo in conto capitale quindi sostanzialmente 1,6 milioni di oneri di urbanizzazione sono stati messi nella spesa corrente. Non c’è stato nessuno di quegli “stratagemmi” come le plusvalenze da vendite immobiliari trasferite sul conto corrente del comune come servizi sociali come veniva fatto una volta in queste sedi. E’ un bilancio di un comune normale anche l’aggettivo normale dopo solo 5 anni merita di essere letto con una positività che dalla parola normale non compare”.

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