Gli hotel Porro e Valentini di Salsomaggiore saranno chiusi. Ad annunciarlo è lo stesso presidente di Terme Spa, Massimo Garibaldi, al termine dell’ultima riunione fiume tra le parti.
La chiusura, negli auspici per un breve periodo, dovrebbe servire a dare discontinuità nella gestione delle due strutture alberghiere, che sono uno dei fiori all’occhiello di Salsomaggiore. Confermato inoltre l’addio di Accentour Ltd, la società inglese che da un anno gestisce gli hotel e che da alcuni mesi non paga più gli stipendi ai lavoratori in sciopero.
La riconsegna delle “chiavi” è stata fissata al prossimo 31 maggio, ovvero a un anno esatto dalla sottoscrizione del contratto di locazione. La chiusura non dovrebbe però comportare particolari conseguenze per i lavoratori impegnati nelle due strutture, visto che si sta predisponendo una soluzione ponte che li vede trasferiti di nuovo in forza a Terme Spa in attesa di trovare un nuovo gestore per le strutture alberghiere.
Già per oggi è fissato un nuovo incontro con i sindacati per definire i prossimi passi e anche per valutare l’ipotesi di un nuovo soggetto a cui affidare la gestione degli hotel Porro e Valentini.
Sorge spontanea, in tutto ciò, una domanda: e Fritelli cosa fa? Sta a guardare? Lui, che in qualità di sindaco aveva il compito di vegliare sulla concessione ad Accenture, sui passaggi successivi, sulla sopravvivenza di turismo e intrattenimento nella cittadina, che intende fare, oggi? Lui, ha verificato, prima di lasciare che iniziasse la fine, un anno esatto fa? Ed ora, non alza un dito una mano una penna? Le terme di Salso sono un patrimonio di tutti i suoi cittadini, di Parma, dell’Italia. Il turismo a Salsomaggiore è un patrimonio di tutti, dell’economia locale, dei lavoratori, di chi vive di turismo e commercio. E il sindaco dica a tutti loro, a tutti noi, cosa pensa di fare.
