Tornano in città 7 chilometri di documenti storici

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Negli anni settanta era sede della Fiera. Poi nel padiglione “M”, all’ingresso del Giardino Ducale da via Pasini, c’è stato di tutto, fino a quando la struttura è stata trasformata in una palestra, gestita dalla polisportiva Coop, ma senza mettere in atto gli interventi necessari per ottimizzarne l’utilizzo a scopo sportivo.

Con il trasferimento dell’attività della polisportiva nel nuovo impianto presso il Campus, il padiglione “M” è tornato ad essere un contenitore di oggetti vari, dal deposito di materiale alla ricezione plichi elettorali, accentuando con il tempo lo stato di degrado, al quale da troppi anni nessuno aveva posto riparo.

Oggi nell’edificio è in fase di ultimazione un robusto intervento di manutenzione strutturale su tetto, cornicioni e impianti.

La Giunta comunale ha deciso di procedere, non solo per metterlo in sicurezza, ma anche di adeguarlo alla normativa antincendio e renderlo idoneo ad ospitare un archivio cartaceo.

Così il 21 ottobre scorso, la Giunta stessa ha approvato il progetto esecutivo trasmesso dalla società Parma Infrastrutture, che ha comportato un investimento di 262.000 euro a carico del Comune.

L’edificio tornerà a vivere. Infatti, in applicazione dell’accordo firmato dal Sindaco Pizzarotti e dalla Direzione generale degli Archivi, verrà riportato in questa sede il materiale archivistico di Parma attualmente ospitato da molti anni in Piemonte, precisamente a Biambrate, in provincia di Novara. I fondi archivistici saranno depositati e riordinati nel padiglione dell’ex Fiera, per essere poi in futuro, ricollocati nelle sedi della loro destinazione finale.

“Riportiamo a casa una parte importante della memoria di Parma – è stato il commento del sindaco Federico Pizzarotti durante il sopralluogo, in vista dell’ultimazione dei lavori – ben consapevoli che questa è una soluzione provvisoria per consentire il ritorno e riordino del materiale archivistico in vista di una sua definitiva collocazione, che permetterà al Comune di individuare una nuova destinazione a questo contenitore in uno spazio particolarmente pregiato”.

“Entro metà maggio saranno ultimati i lavori – ha assicurato l’assessore Michele Alinovi – e consegneremo le chiavi all’Archivio di Stato. Qui verrà depositato il materiale ora stoccato presso un privato in Piemonte, e una volta riordinato sarà collocato in altri luoghi idonei, quale l’Ospedale Vecchio, il nostro “distretto sociale, civile e culturale” nel quale l’Archivio avrà un ruolo centrale, e potrà avere a disposizione spazi aggiuntivi rispetto a quelli che già oggi occupa e che saranno presto oggetto di consolidamento”.

Soddisfatto il Direttore dell’Archivio di Stato Graziano Tonelli: “Entro giugno – ha affermato – porteremo qui il materiale archivistico che decenni fa era custodito nella ex chiesa del Carmine. Qui procederemo a a lavorazione, inventariazione e riordino, ma questo resterà un deposito, non diventerà sede di consultazione. Questa iniziaitva importante del Comune speriamo segni l’avvio di un processo di risistemazione complessiva dell’Archivio di Stato, oggi diviso fra via Spezia, ospedale Vecchio e ora deposito nel Parco Ducale”.

Da Biambrate arriveranno ben 7 km di documenti, risalenti in parte addirittura al 1.200, un bel pezzo di memoria cartacea di Parma, se si considera che in tutto l’Archivio ne possiede 40 km, ai quali dovrebbero aggiungersi altri 15 km. di carte, che, per mancanza di spazio, restano ancora in custodia agli enti originari, in attesa di trovare casa nell’Archvio di Stato.

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