Noceto, maestra indagata per maltrattamenti

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Parrebbe essere l’ennesima storiaccia brutta di infanzie violate, violenze sui piccoli allievi, dopo quelle dell’asilo Allende di Collecchio e della scuola di Traversetolo.

Questa volta lo scenario è la scuola Renzo Pezzani, e fra le vittime vi sarebbe anche un ragazzo disabile, anche se la maestra attualmente è in servizio in una scuola di Noceto: mercoledì la Procura ha depositato, nei suoi confronti, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per maltrattamenti.

La denuncia è partita da alcuni genitori, circa un anno fa: violenze soprattutto psicologiche, angherie, insulti, minacce. Anche, pare, nei confronti di un ragazzo disabile.

Violenze che diventavano rifiuto domestico di parlare della giornata a scuola, silenzi, svogliatezza, ansia al momento di dover andare in classe.

Dopo la denuncia, il delicato iter di indagini, tra intercettazioni ambientali audio e video (che riportano frasi come “sei incivile, sei asino, sei ignorante, sei pazzo, ti do uno schiaffo, rivolte sempre allo stesso gruppo di alunni) e audizioni delle persone potenzialmente informate dei fatti.

A queste accuse, si aggiunge quella di abbandono di minore: la maestra avrebbe lasciato la classe incustodita, e, in una circostanza, un ragazzino si sarebbe arrampicato sulla finestra rischiando di cadere sotto. Caustico il commento dell’educatrice: “Se vuoi spiaccicarti fallo a casa tua”.

Mercoledì, la chiusura delle indagini. Ora la donna, regolarmente al lavoro, difesa da Mario Bonati, avrà 20 giorni per chiedere di essere ascoltata e dare la propria versione dei fatti.

Il commento del sindacato insegnanti Gilda – “Dopo aver appreso del clamore suscitato da fatti che non sono stati ancora provati in un’aula giudiziaria, la Gilda degli Insegnanti di Parma nell’esprimere la completa vicinanza ai colleghi dell’Istituto Comprensivo di Noceto: pur non conoscendo la professionista coinvolta nella spiacevole vicenda balzata all’onore delle cronache, nell’auspicio che al più presto possa dimostrare la propria correttezza professionale, qualora ella ritenga che in qualche modo possa esserle utile l’aiuto e l’assistenza sindacale della Gilda non esiti a contattare la sede provinciale.

Apprezziamo le parole del Sindaco di Noceto, che pur essendo un’autorità estranea all’amministrazione scolastica, ha dimostrato buon senso. In diversi contesti certuni hanno fatto il tiro a segno sul docente sposando aprioristicamente tesi accusatorie dimenticando che l’ordinamento prevede parità tra accusa e difesa

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Parma, a tal proposito dichiara: “Sembra difficile che l’uso di parole possa essere ritenuto un maltrattamento” – continua – “è un periodo che su tutto il territorio nazionale ci sono vicende giudiziarie di questo tipo, che spesso si risolvono favorevolmente per i docenti vilipesi.

Di fronte ad un aumento di contestazioni di questo tipo, non si denota una particolare attenzione nel perseguire anche quelle centinaia di adulti che mandano figli a scuola senza la minima contezza del galateo”- conclude- “per evitare equivoci sarebbe ora di rimettere le cattedre sul predellino, ripristinare la buona pratica di farsi dare del lei nella scuola primaria e ricordare ai genitori che quando si rivolgono ai signori docenti, si stanno rivolgendo ad un pubblico ufficiale con poteri autoritativi, così come ci ha ricordato anche la Cassazione.

Inoltre l’Ufficio Scolastico Regionale dovrebbe proteggere di più i suoi dipendenti invece rimane inerte, per adesso siamo soli in balia di accuse di ogni tipo”.

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