Economia e ambiente: i lavori più cercati della Green Economy

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La transizione verde è in atto in tutta Europa con il PNRR e in tutto il mondo. Le aziende hanno necessità di assumere personale che sia in grado di rispondere alle sfide che l’Europa e il mondo ci chiedono di accogliere e di vincere. Bisogna raggiungere risultati considerevoli in ambito ambientale entro pochi anni e questo favorisce anche la nascita di nuovi posti di lavoro, caratterizzati da competenze green e da una preparazione di tipo specialistico nella sostenibilità ambientale. Secondo quanto stimato dal report di Manpowergroup, entro il 2030 saranno 30 milioni i posti di lavoro della green economy, ma le aziende, secondo quanto dichiarato all’ultimo World Economy Forum, fanno fatica a trovare persone preparate perché non c’è ancora questa sensibilità nello specializzarsi in queste materie e non esistono corsi specifici.

Investire quindi nella formazione universitaria per aspirare ai cosiddetti green jobs conviene e permette anche di aspirare a carriere interessanti sia dal punto di vista del prestigio sia dal punto di vista economico. Le mansioni verdi sono molteplici e vanno dal settore delle energie sostenibili, all’ICT fino ai servizi finanziari. In questo articolo valuteremo i lavori più cercati della Green Economy in Italia con suggerimenti sulle tipologie di corsi da seguire e sugli sbocchi lavorativi.

Progettista/installatore di impianti fotovoltaici

Il fotovoltaico è tra i settori più gettonati per l’inserimento lavorativo, anche perché in quest’ambito gli incentivi fiscali sono molteplici, in linea con la Strategia Energetica Nazionale, che ha come obiettivo la de-carbonizzazione e quindi il passaggio a energie pulite. Per diventare progettisti fotovoltaici è necessario acquisire competenze specifiche in ambito energetico e tecnico. Diverse aziende offrono anche la possibilità di acquisire nuove competenze e di riposizionarsi a livello lavorativo diventando proprio progettisti per gli impianti fotovoltaici.

Energy Manager

Nata negli anni ’70 negli Stati Uniti, l’Energy Manager  è ad oggi una delle figure professionali più richieste in ambito aziendale perché èfondamentale per ottimizzare le risorse energetiche in azienda.L’energy manager si occupa infatti di trovare soluzioni per utilizzare in maniera responsabile l’energia, con una particolare propensione a compiere azioni che mirano a ridurre gli sprechi. Per diventare energy manager si consiglia un percorso universitario con un’alta specializzazione. Si può iniziare il percorso anche con una laurea triennale in ingegneria civile, poi proseguire con una specialistica in ambito energetico e successivamente ottenere una qualifica ulteriore con un master in energy management. I percorsi di ingegneria possono essere seguiti anche online, grazie a università come Niccolò Cusano che propongono corsi di laurea telematici in modalità e-learning.

Esperto in bioarchitettura e bioedilizia

Come abbiamo già anticipato, la green economy è trasversale dal punto di vista delle professioni e copre diversi ambiti, inclusa l’architettura. Negli ultimi anni il fenomeno delle case green è in forte crescita e sono sempre più richiesti gli architetti verdi, ossia quelli che si specializzano nella realizzazione di abitazioni ed edifici costruiti con materiali biologici e con impianti ad alta efficienza energetica. Da un sondaggio Eumetra, il 78% degli italiani pensa che le case green siano strategiche per il futuro sostenibile e la maggior parte dei proprietari di case è disposto ad adeguare le strutture alle normative sulle case green per ridurre l’impatto sul pianeta. Per chi desidera studiare architettura è dunque molto interessante specializzarsi in bioedilizia, in particolare nello studio di soluzioni abitative in legno e in materiali ecosostenibili.

Chimico ambientale

Figura professionale centrale per le aziende perché si occupa di studiare e analizzare i processi ambientali in relazione alle attività umane. Svolge dunque un ruolo di tutela dell’ambiente e delle persone ed è sempre più richiesto per consentire alle aziende di ridurre le emissioni e migliorare la gestione dell’energia. Il chimico ambientale si interessa inoltre della gestione dello smaltimento dei rifiuti industriali e soprattutto ha come obiettivo del suo lavoro la ricerca di materiali alternativi e biocompostabili da utilizzare nelle industrie. Per diventare un chimico ambientale è necessario conseguire un titolo universitario in chimica e proseguire con master in discipline chimico-ambientali.

Eco-avvocato

Un avvocato esperto in normative che riguardano la tutela dell’ambiente e del risparmio energetico è indispensabile sia nelle aziende private sia nelle strutture pubbliche per avere sempre chiaro come muoversi per rispettare le leggi e operare nel rispetto dell’ambiente e anche per cogliere opportunità di sgravi e finanziamenti legati alla sostenibilità. Per diventare eco-avvocato non c’è ancora un corso di laurea specifico. Il consiglio è di conseguire una laurea in giurisprudenza e poi attraverso master e corsi di perfezionamentospecializzarsi nelle normative ambientali.

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