Pizzarotti lascia Più Europa

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L’ex sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, lascia Più Europa. Lo fa sapere con una lunga lettera.

“Lascio Più Europa!

Cari amici e compagni di viaggio,

mi rivolgo a voi con il cuore pesante, conscio della delicatezza e della portata della mia decisione. Questo è un messaggio difficile e che non pensavo mi sarei trovato a scrivere, poiché porta con sé un peso emotivo che solo coloro che hanno vissuto la nostra avventura possono comprendere appieno.

Fin dall’inizio, il mio ingresso in +Europa, scelta fatta in virtù delle storiche battaglie per i diritti e le libertà individuali e per le iniziative fatte insieme negli anni, aveva come obiettivo far crescere il partito nei territori e aggiungendo temi, iniziative e intenti nuovi.

Tuttavia, negli ultimi tempi, ho assistito a una serie di scelte e di direzioni assunte dal nostro segretario che non riesco a condividere e che, a malincuore, non posso sostenere. Sento che le decisioni recenti non solo si discostano dall’essenza dei nostri principi fondanti, ma rischiano anche di snaturare completamente il progetto per cui tutti abbiamo lavorato e per il quale abbiamo sacrificato innumerevoli ore di impegno e passione.

Questa alleanza, per me anomala, con Italia Viva sta contaminando l’iniziativa di Più Europa con un modo di intendere la politica – quello di Cuffaro e della Nuova DC con i suoi candidati, della moglie di Mastella o della rete di Cesaro in Campania – poco “europei” e molto distanti dal nostro modo di fare politica e dalla nostra missione originale.

Un’alleanza che non ha messo al centro i temi o le famiglie europee, ma il solo intento di superare la soglia del 4% ed eleggere qualcuno.

Un’alleanza che non verrebbe dimenticata il giorno dopo, come qualcuno spera, ma che mette di fatto fine alla novità finora rappresentata da +E.

Dopo discussioni animate e un personalissimo esame di coscienza, sono giunto alla sofferta conclusione che il mio cammino all’interno del partito deve concludersi qui.

La decisione di allontanarmi non è stata presa alla leggera, ma con il massimo rispetto per gli ideali che ci hanno uniti e per le persone che continuano a lottare per essi. Non è una scelta contro nessuno, ma una necessità personale di rimanere fedele a me stesso e ai valori che mi hanno spinto a intraprendere questa avventura.

“Non c’è politica senza cultura, altrimenti è solo un consiglio d’amministrazione. In politica non è più scontato metterci degli ideali” diceva Emma Bonino, e per me l’interpretazione senza filtri di questa” lista di scopo” è proprio che risulta solo un consiglio di amministrazione.

Dove non c’è unità di intenti, se non essere eletti, con soggetti che appartengono a famiglie europee diverse, indebolendo i liberali.

Le rivoluzioni partono dagli ideali comuni, non da unioni costruite per interesse, e senza prospettive.

Lascio la comoda candidatura garantita da presidente di partito, per intraprendere un percorso indipendente, non senza rischi ma in cui credere senza gli imbarazzi per compagni di viaggio che non vorrei avere a fianco.

Lascio con la speranza che il partito possa ritrovare la sua bussola morale e tornare al percorso che mi aveva avvicinato. Anche se i nostri sentieri si separano, continuerò a combattere per le nostre cause comuni in altri modi, portando sempre con me le lezioni apprese e gli affetti nati in questi anni insieme.

Vi auguro il meglio, con la promessa che il mio impegno per un mondo più giusto non si estinguerà mai.

Sarò sempre grato per il tempo condiviso, le battaglie affrontate. Spero che un giorno, i nostri sentieri possano incrociarsi nuovamente, sotto migliori auspici.

Con affetto e rispetto,

Federico Pizzarotti

 

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