Parma, la rivoluzione Cherubini

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(di Gabriele Majo, direttore responsabile di StadioTardini.it) – Partiamo dalla premessa che, di solito, le voci di mercato non mi attizzano: come i lettori abituali di StadioTardini.it sanno, sono ben altri gli argomenti che attraggono la mia attenzione, basta vedere la raccolta degli ultimi articoli pubblicati, ma debbo ammettere che l’ipotesi, da più parte ventilata, dell’approdo al Parma Calcio di Federico Cherubini merita di essere approfondita, proprio per quello che potrebbe comportare in seno alla (ri) organizzazione del club.

Parto da una frase che traggo dall’articolo pubblicato da Nicolò Schira – giornalista partito da Radio Ticino Pavia e transitato dalla Gazzetta dello Sport, Odeon, Sportitalia, Panorama, Radio 105, attualmente nella gerenza di TuttoB.com, con tanto di sito personale nicoloschira.com, che in testata si definisce una “voce fuori dal coro”, specializzato in calcio mercato, molto attivo sui social sul quotidiano “Il Giornale” domenica 24 marzo 2o24, secondo cui al Parma Calcio ci sarebbero “riflessioni in corso su Federico Cherubini, in uscita dalla Juve, per ricoprire il ruolo di Direttore Generale, portando una visione unica fra sport e corporate.”

“Portando una visione unica tra sport e corporate”: se non si tratta della solita fuffa da sosta nazionali (periodo in cui circolano sempre le voci più disparate o disperate, alimentate dai puerili giochini amicali per cui a Napoli scrivono che interessa Pederzoli così a Parma lo riprendono, o di scrivere a Torino che a Parma sono sicuri che arrivi Cherubini), Schira potrebbe aver anticipato una vera e propria rivoluzione a livello dirigenziale che potrebbe accadere a breve nel club ducale.

Schira è un uomo molto informato delle cose di casa Parma, dove evidentemente può contare su informatori affidabili che gli spifferano anche i più reconditi segreti (non quelle quisquilie che mandano in visibilio alcuni locali che godono arrivare per primi ad immortalare i nuovi acquisti che fan le visite mediche, con annessa la pubblicità subliminale delle strutture sanitarie): i più attenti tra i lettori di StadioTardini.it, ricorderanno, infatti, un nostro dietro le quinte di due mesi fa (era il 29 gennaio 2024), dal titolo: “Potere Crociato: al Noce lo staff angloamericano di Krause tra stadio e mercato”

…nel quale avevamo parlato del profetico Nicolò Schira di TuttoB.com, che il 30 dicembre 2023, scrisse: “Ed è per questo che a gennaio è in arrivo a Parma il manager di Krause Group Martin Semmens, in continuo contatto con il direttore dell’Area Tecnica Roel Vaeyens per definire le strategie di mercato e societarie.” Testimonianza della bontà sua profezia, la foto esclusiva di StadioTardini.it, scattata alle 14.29 di domenica 28 gennaio 2024, al Noce, poco prima dell’ingresso in campo delle due formazioni, con immortalati, tra gli altri, durante il summit, proprio il presidente Krause con Semmens (alle sue spalle) e Vaeyens (dritto davanti agli occhi), che supponiamo possano, come anticipato da Schira, aver definito le strategie di mercato e societarie.

Come faceva Schira ad essere al corrente dei movimenti dello stato maggiore anglo-americano in anticipo di ben un mese? Ecco perché oggi non ce la sentiamo di far passare sottotraccia quella rivoluzionaria ipotesi, non tanto l’arrivo di Cherubini (che comunque una bella rivoluzione già di per sé sarebbe, trattandosi, nell’era Krause, del primo dirigente apicale italiano sul versante sportivo, dopo Ribalta, Fournier e Vaeyens, su quello corporate, invece, Martines, al di là del cognome spagnoleggiante, è italianissimo, come lui stesso aveva sottolineato nella intervista cult che gli fece Vanni Zagnoli, a margine delle premiazioni di Vetrina Crociata (quella in cui il manager rivelò di aver fatto la tesi sulla Propaganda sovversiva e contropropaganda nazionale fra le due guerre, in storia militare, e di ispirarsi a Thomas Sankara, un uomo politico nel Burkina-Faso degli anni ’80, un illuminato…”) quanto la supposta unificazione delle cariche apicali che da due potrebbero diventare una (sempre che non si tratti di polpetta avvelenata da fuoco amico…).

 

Durante la gestione americana – al di là del tourbillon di dirigenti, con conseguenti periodi di vacanza dei titolari – un punto fermo dal quale il presidente Kyle Krause ha mai derogato, benché non gli fossero mancati suggerimenti contrari in merito, è stato quello della suddivisione dei poteri tra due manager director, quello corporate – oggi è in carica Luca Martines – e quello sport – attualmente il belga Roel Vaeyense non un solo direttore generale come sarebbe Federico Cherubini. Se Schira dovesse rivelarsi di nuovo profetico come due mesi fa, quando anticipò le visite dei due ex Southampton Martin Semmens e David Thomas (peraltro non più riavvistati in occasione delle successive venute in Italia di Krause, viceversa sempre accompagnato dall’emergente Erin Kuhl), confermerebbe, i propri poteri divinatori e la bontà della sua gola profonda

…magari la stessa che gli ha pitturato il quadretto (non si capisce bene a che pro e quale interesse nazionale possa avere la cosa) secondo cui l’attuale patron del Parma sarebbe buono perché non esita col suo mega idrante ad irrogare una pioggia dorata di 140 milioni sulla città di Parma per regalargli il nuovo stadio, mentre uno dei soci della precedente proprietà, Pizzarotti, sarebbe cattivo, per aver manifestato l’intenzione di chiedere un centinaio di milioni di risarcimento al Comune di Parma per i danni subiti per la vicenda Mall (senza la quale, secondo una nostra interpretazione, avrebbe potuto acquistare il club).

Meglio stendere un velo pietoso e provare ad inquadrare, piuttosto, il nuovo profilo che sembrerebbe interessare il volubile (in fatto di manager, se consideriamo anche le considerevoli uscite in… Denari, nella sovrastruttura del Gruppo) Krause…

Federico Cherubini è assurto agli oneri delle cronache per la non breve squalifica (16 mesi) comminatagli dalla Giustizia Sportiva nel processo plusvalenze della Juventus. Questa fedina sportiva sporca, di solito sarebbe ostativa, per questioni morali (giuste o sbagliate che siano, senza entrare nel merito) ad un approdo al Parma Calcio, ma, al di là che è sempre lodevole concedere una seconda possibilità, il soggetto piacerebbe a Krause in persona da ben prima del lungo stop, quando già si era ipotizzato un suo approdo nel club Crociato. Un primo tentativo di avvicinamento sarebbe datato persino agosto 2020, ancor prima, dunque, dell’acquisto ufficiale della Società e poi di nuovo nel 2021. Le due parti, però, pur conoscendosi direttamente, stimandosi ed apprezzandosi reciprocamente, non si sposarono.

Adesso, invece, i tempi sarebbero maturi, almeno prestando fede a quanto riportato nei giorni scorsi da Tuttosport, quotidiano sportivo sempre molto attento alle vicende bianconere, non fosse altro per la comune subalpinità. Ad insinuarmi, però, qualche dubbio, è il fatto che nel pezzo sottolineino: “E da Parma è sempre più nitida la voce che vuole Federico Cherubini in pole position per il ruolo di direttore generale del club gialloblù destinato alla promozione in Serie A”. La solita storia: a Torino scrivono che a Parma è sempre più nitida la voce che…, mentre noi a Parma tale voce la sentiamo nitida, ma ci arriva da Torino…

“Federico Cherubini potrebbe tornare presto al lavoro dopo l’inibizione – sostiene Tuttosport-: sedici mesi in cui non ha potuto svolgere la sua professione: trattare giocatori, entrare negli spogliatoi o sul campo prima della partita, o ancora, svolgere attività di rappresentanza in Lega o in Figc. Insomma, ancora un paio di mesi e dalla prossima stagione, ossia dall’estate può tornare a pieno regime. In questo ci sarebbe un club di Serie B che avrebbe messo l’ex ds della Juve nel mirino… Tra meno di due mesi il bianconero avrà scontato l’inibizione…”. Provvedimento preso a Gennaio 2023 dalla Corte Federale d’Appello della FIGC, poi confermata il successivo 23 aprile, col ricorso rigettato dal Collegio di Garanzia del CONI.

“Al momento – prosegue Tuttosport – in quel ruolo il club Ducale ha il belga Vaeyens, arrivato nel maggio scorso dal Brugge. Dopo una sola stagione al timone del club emiliano potrebbe esserci un nuovo avvicendamento nella scrivania da dg”. E qui, non per fare il pedante, ma urge precisare che la figura del “DG” comporterebbe quella rivoluzionaria unificazione paventata dal beninformato Schira, anche se le mansioni svolte alla Juve dal candidato, citate dal giornale, sono proprio quelle dell’attuale managing director sport, o al limite dal DS Pederzoli, la cui uscita è pressoché conclamata, al di là della sua prossima destinazione, visto che, come Figaro, tutti lo vogliono e tutti lo cercano…

Potrebbe essere possibile una convivenza Vaejens-Cherubini? Onestamente – al di là che io avrei evitato di tenere il taccuino con le malefatte del mio superiore, onde evitare che la procura me lo trovasse – il profilo dell’ex bianconero non mi pare da subalterno, ossia da DS alla Pederzoli  sotto la guida del belga, il quale, a propria volta, ha dalla sua la promozione (anche se i tardivi frutti raccolti dopo quattro anni consiglierebbero di dividere i meriti con i vari predecessori autori della semina e i diretti collaboratori, Pederzoli in primis e prima ancora il vituperato Carli), anche se KK, in merito a conferme e bocciature, ha un metro tutto suo – dal momento che talora trattiene dirigenti dopo palesi flop e ne manda via altri che apparentemente han fatto bene – che personalmente fatico a comprendere.

Solo tra qualche tempo sapremo come andrà a finire, anche se è proprio questo il tempo in cui andrebbe programmata la tanto agognata serie A, onde evitare figuracce nel massimo campionato. Invece, purtroppo, questo vortice di indiscrezioni destabilizzanti – che coinvolge i massimi dirigenti sportivi, ma anche l’allenatore, il cui destino non è chiaro – rischia di far togliere la testa al presente (meno male che il bottino è talmente enorme da poter garantire tranquillità) e non iniziare a pensare al futuro.

O forse è solo l’effetto della sosta nazionale, in cui il fumo si alza sempre, nonostante sul fuoco non ci sia l’arrosto? Gli attori sono tutti professionisti, certo, ma è umano che il rendimento di un sottoposto cali quando sa che il proprio capo è out... Tra l’altro è paradossale osservare come pochi giorni fa, in occasione di Ternana-Parma, Cherubini fosse stato avvistato in tribuna e la sua presenza fosse stata contrabbandata da JuventusNews24.com (che a propria volta citava come fonte primaria TMW), per osservare il difensore centrale Alessandro Circati: “È possibile che questa visita si traduca in un’offerta concreta da parte del club bianconero verso la fine della stagione, ma per ora resta da vedere come evolverà la situazione”.

Prima di assurgere al ruolo di direttore sportivo, nella Juventus Cherubini, chiamato dall’AD Giuseppe Marotta, aveva rivestito il ruolo di direttore sportivo delle squadre giovanili (2012-2018), quindi per un certo lasso di tempo incrociando il proprio percorso con Mattia Notari, attuale responsabile del settore giovabile del Parma, che in bianconero, tra il 2016 ed il 2022, si era occupato di scouting italiano ed estero per la fascia Under 15-Under 20. Non mi è dato a sapere quali fossero i rapporti professionali tra i due – perché non è detto che lavorare assieme significhi automaticamente andare d’accordo, come semplicisticamente tendiamo a credere quando scriviamo di sport ed accostiamo il giocatore tale a una certa squadra solo perché c’è l’allenatore talatr – ma un eventuale approdo di Cherubini potrebbe esser foriero di continuità nel settore giovanile, che negli ultimi anni tra cambi di responsabili e di tecnici, ne ha avuta ben poco, o provocare l’ennesima ripartenza? Gabriele Majo (direttore responsabile di StadioTardini.it)

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