Rifiuti dalla Campania all’inceneritore di Parma: la Procura indaga su Iren

La replica: "Operato correttamente nel massimo rispetto delle procedure interne"

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La Procura di Milano indaga sullo smaltimento rifiuti che dalla Campania arrivano in alcuni impianti del nord Italia gestiti da Iren, fra cui l’inceneritore di Parma.

Materiale che sarebbe dovuto essere riciclato e che, secondo la magistratura, come riporta il quotidiano Domani, sarebbe stato in parte bruciato nell’inceneritore di Ugozzolo e in parte portato in discarica in Piemonte.

Le aziende che secondo la Procura avrebbero commesso il reato di traffico illecito di rifiuti sono Il Truciolo e Iren Ambiente Spa.

Per l’accusa, Iren, dopo aver vinto un bando pubblico della Regione Campania per smaltire le ecoballe (98mila tonnellate di materiale provenienti da Giugliano) non avrebbe riciclato il materiale etichettato come plastica e gomma che sarebbe finito in due siti di proprietà Iren: una discarica a Collegno (Torino) e l’inceneritore a Parma come “altri rifiuti”, dunque più economici da smaltire. Una pratica che avrebbe fruttato un risparmio sui costi e quindi un guadagno economico maggiore alla multiutility.

La replica di Iren – “Aver operato correttamente nel massimo rispetto delle procedure interne e di legge e si è messa da subito a disposizione delle autorità competenti per tutti gli accertamenti necessari. La società ripone massima fiducia nel miglior operato della magistratura confidando che la stessa saprà, in tempi rapidi, riconoscere l’estraneità di Iren”.

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