Baganzola: ancora problemi per il nuovo bus lungo 18 metri nella “svolta a U” per entrare in Via Vecchia

E' la seconda volta in pochi mesi dalla sua introduzione. Il "bestione" di 18 metri è forse troppo lungo per le viuzze del paese?

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Dopo l’episodio del Dicembre scorso, dove durante la stretta svolta ad U per entrare in via Vecchia il nuovo bus snodato più lungo ha strisciato parte della fiancata contro il marciapiede lasciandocene un pezzo, una di queste sere il bus “biscione” si è fermato di nuovo in mezzo all’incrocio, nell’orario di punta, bloccando l’intenso traffico di pendolari presente sulla strada provinciale. Fermo improvviso del mezzo da parte dell’autista, per la motivata preoccupazione di frantumare contro le piante lo specchio retrovisore e forse anche la fiancata durante la manovra, visti gli esigui spazi a disposizione per eseguirla.

Per puro caso, e pura fortuna, è intervenuto in aiuto l’autista di un tir fermo in coda. Il quale, bontà sua, dopo aver accostato il tir è sceso dal mezzo ed è andato a dare una mano all’autista del bus fornendogli indicazioni da terra per fare manovra senza urtare il marciapiede o le piante.

Si conferma quindi l’effettiva problematicità di questa svolta per i nuovi bus autosnodati lunghi 18 metri. Problematicità segnalata con forza, ma senza esito, da diversi autisti all’azienda, e da alcuni cittadini al Comune, prima dell’introduzione sulla linea del nuovo mezzo più lungo, avvenuta nel Dicembre scorso.

E non poteva essere diversamente, visto che il problema sussisteva già con i precedenti bus non snodati lunghi soltanto 12 metri. Ma di risolvere il problema spostando il capolinea più avanti di 3 chilometri nella frazione di Vicomero, i cui abitanti chiedono il bus da tempo, pare che la tep non ne voglia sapere. Costa.

Probabilmente ci si sentirà dire che con la media di due episodi negativi in due mesi – quelli noti ma potrebbero essere di più – rientriamo in ambito “fisiologico”. Come battuta qualcuno potrebbe rispondere che se il problema è fisiologico, “basta dopo avere la carta”. Nella realtà questa giustificazione pare molto insufficiente nei confronti dei diversi autisti dei bus che devono eseguire ogni giorno questa svolta non senza patema. Augurando poi che non accada, come qualcuno teme, che le auto che sopraggiungono sulla trafficata strada provinciale non riescano a frenare in tempo per evitare il bus fermatosi all’improvviso nell’incrocio e ci finiscano dentro. Dopo la responsabilità di chi sarebbe?

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