Lavori pubblici, è botta e risposta De Vanna – Vignali: “Il piano è gemello di quello degli anni passati”

0

“Dopo ben undici anni dallo spostamento della Biblioteca di Alice nelle serre del Parco Ducale, sede che avrebbe dovuto essere provvisoria, il nuovo bando per la realizzazione della biblioteca è andato ancora una volta deserto. È l’ennesimo bando che non va a buon fine: si tratta di una vera e propria Odissea, tra scelte ritardate, difficoltà sui fondi, cantieri mai iniziati e bandi andati deserti, della quale non si intravede la fine”.

Inizia così il commento di Pietro Vignali, ex sindaco e oggi capogruppo del gruppo consiliare che porta il suo nome. “Era il gennaio 2012 quando la Biblioteca di Alice in seguito alla chiusura della scuola Racagni trovava una collocazione “provvisoria” alle serre del parco Ducale. L’Amministrazione comunale di allora decise di non riaprire la biblioteca all’interno della scuola Racagni – poi inaugurata nel 2016 – ma di realizzarne una nuova nel quartiere Pablo. E qui inizia il calvario di questa vicenda. Inizialmente ci sono voluti più di cinque anni per individuare l’area e avviare il primo bando che poi andò deserto. Poi ci vollero altri due anni, siamo al 2020, per fare un nuovo appalto, questa volta aggiudicato. Ma il cantiere non è mai partito. Poi ci sono voluti altre anni per fare il nuovo bando e ora apprendiamo che anche questo è andato deserto e tutto dovrà ripartire ormai dal 2024. Dopo dodici anni per la biblioteca di Alice non c’è ancora una data certa sul ritorno in una nuova sede nel quartiere Pablo quando invece la scuola all’interno della quale era nata è in funzione, in un nuovo edificio, da più di sette anni” “Ma questo è solo la punta dell’iceberg di ritardi, cantieri mai partiti, piani ed opere pubbliche che sono solo dei libri dei sogni. Ne è prova il fatto che del nuovo Piano delle Opere Pubbliche 2024 , annunciato in maniera roboante, 36 opere per oltre 30 milioni di euro siano stati presi e traslati dal piano di quest’anno. Alcuni di questi interventi sono molti significativi. Dalla riqualificazione delle aree verdi – del Parco dei Vetrai, del parco dei Vecchi Mulini, del Parco Testoni e dell’area di via Milano – presentati invece come fiore all’occhiello del programma di lavori pubblici per il 2024 al Portico, il canile, il parco del San Paolo, il centro di logistica in via del Taglio, gli interventi di accessibilità alle Fiere, la Fontana del Trianon e la rotatoria tra via Mantova e via Parigi solo per citarne alcuni dei 36 che sono stati spostati” “Un libro dei sogni per l’Amministrazione comunale: si annunciano tanti interventi ma poi nel concreto si fa molto poco. Se dal 2022 al 2023 erano stati traslati 45 milioni di euro di interventi è ancora più inaccettabile che dal 2023 al 2024, con la stessa Giunta, vengano traslati più di 30 milioni di euro”.

LA REPLICA DI DE VANNA – L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma Francesco De Vanna replica all’intervento dell’ex sindaco Pietro Vignali,”Tutta la Giunta in sinergia con le figure tecniche comunali e le partecipate, è impegnata quotidianamente per progettare e realizzare un piano di opere pubbliche che renda Parma sempre più bella, accessibile e sostenibile, dal punto di vista sociale e ambientale. “La nostra città sta vivendo un momento straordinario da questo punto di vista, anche grazie alla realizzazione di opere da anni molto attese, come la riqualificazione dell’Ospedale Vecchio, l’ultimazione del Teatro dei Dialetti, la rigenerazione del distretto produttivo SPIP o il piano per le politiche abitative “Fa’ la casa giusta”. La possibilità di realizzare queste importanti opere è stata offerta anche dalla gestione dei fondi del PNRR, per cui Parma è reputata un esempio virtuoso a livello nazionale”.

“Lo sforzo realizzativo – conclude l’assessore – che è stato profuso nel 2023, che continuerà nel 2024 e nei prossimi anni, è centrato su tre assi: riqualificazione del patrimonio comunale, a partire dalle scuole; manutenzione e cura dello spazio pubblico, con particolare attenzione a parchi e aree verdi; ricucitura di alcune ferite storiche del tessuto urbano, come ad esempio l’ex scalo merci. All’interno di questa strategia, trova uno spazio importante anche la Biblioteca Alice, il cui nuovo bando è già pronto e verrà pubblicato nei prossimi giorni con anche nuove risorse aggiuntive allocate proprio per scongiurare il rischio di una nuova gara deserta”.

CONTROREPLICA DI VIGNALI – “Per un attimo, avendo notato la risposta di De Vanna alle nostre osservazioni – controreplica Vignali – in merito al fatto che il nuovo piano opere pubbliche 2024 sia “l’esatta fotocopia” di quello di quest’anno, speravamo in cuor nostro che potesse smentirle. Nulla di tutto ciò, il che significa che purtroppo avevamo ragione  nell’affermare che, nel piano 2024, ci sono ben 36 opere del valore di euro 30.230.655,53 già presenti nel piano dello scorso anno, mai iniziate quest’anno e che vengono esattamente traslate nel 2024. Tra queste figurano opere che sono state presentate nel 2022 per il bilancio 2023 e che sono le stesse che oggi De Vanna presenta come fiore all’occhiello del programma lavori pubblici 2024, come ad esempio il parco dei Vetrai, dei Vecchi Mulini, il parco Testoni, l’area verde di Via Milano, la riqualificazione del Portico, dell’area verde nel San Paolo, il nuovo centro di logistica in Via del Taglio, i box del canile, le opere funzionali all’accessibilità delle Fiere, la fontana del Trianon al Parco Ducale, la rotatoria tra Via Mantova e Via Parigi, il blocco spogliatoi del centro sportivo di Moletolo, il teatro dei Dialetti. La cosa è ancor più seria se si pensa che la stessa situazione si è verificata anche lo scorso anno, in cui erano stati traslati all’anno successivo circa 45 milioni di euro di interventi. Venendo alla “Biblioteca di Alice”, si commenta da solo il fatto che dopo ben 12 anni non ci sia ancora nulla di certo sulla sua definitiva nuova collocazione mentre l’unica cosa certa è che la biblioteca resterà ancora a lungo in quella che da 12 anni doveva essere “provvisoria”. “Non è solo una a questione di “sostenibilità economica”, ma è evidentemente la punta dell’iceberg di continui ritardi, cantieri mai partiti e piani di opere pubbliche che, quindi, sono solo libri dei sogni. “Come sempre, e purtroppo lo abbiamo già visto nella sua altra delega, ovvero la sicurezza, De Vanna si perde in tante parole senza alcuna sostanza”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here