Quali sono le 5 mascotte più famose delle squadre di calcio

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Oltre ad un simbolo caratteristico e a degli iconici colori sociali, tra le peculiarità più importanti di una squadra di calcio che si rispetti c’è anche la mascotte. Si tratta di una sorta di “animale simbolo”, che quasi ogni club ha finito per adottare col passare degli anni.

La maggior parte delle mascotte, tuttavia, è rappresentata da individui che si travestono con bizzarri costumi e impersonano i simpatici animaletti. Possono essere notati anche durante i match, a bordocampo, dagli appassionati di scommesse sportive che conoscono, solitamente, ogni dettaglio delle squadre in campo oltre che le opinioni piú recenti degli esperti di settori.

Come dimenticare Gunnersaurus, il buffo tirannosauro idolo dei tifosi dell’Arsenal, o Milanello, l’originale diavoletto del Milan. Ma sono in poche le società calcistiche che hanno adottato, oggi o in passato, una mascotte in carne ed ossa. Ecco alcune delle storie più curiose di animali legati a doppio filo a celebri squadre di calcio.

Il gatto nero del Sunderland

Tifosi e giocatori del Sunderland sono soprannominati Black Cats. Il motivo non è casuale: leggenda vuole che decenni or sono, prima di un match importante, i calciatori del club oggi in Championship abbiano trovato nelle vicinanze dello stadio un gatto randagio, nero come la pece. In barba a qualsiasi scaramanzia la bestiola portò fortuna, dato che il Sunderland riuscì a vincere 3-1. Qualche giorno dopo, poi, arrivò la seconda vittoria consecutiva, che convinse la squadra ad adottare il gatto e renderlo il portafortuna del club.

Olimpia, l’aquila della Lazio

Olimpia, la mascotte della Lazio, è un’aquila reale americana. A partire dal 2010 volteggia sopra i cieli dello Stadio Olimpico di Roma poco prima del fischio d’inizio di ogni partita casalinga dei biancocelesti. Il suo nome è stato scelto attraverso un sondaggio, proposto dalla società ai sostenitori della Lazio. Vive nel Centro Sportivo di Formello, dove ha a propria completa disposizione un veterinario e ben tre falconieri.

Attila, il fiero volatile di casa Eintracht Francoforte

L’aquila Attila – mascotte di Eintracht Frankfurt – sostiene il club tedesco sin dai tempi della finale della DFB-Pokal nel 2006. Da allora fa presenza fissa nei match dell’Eintracht Francoforte al Deutsche Bank Park. Prima di ogni incontro, Attila viene liberata dal suo falconiere Norbert Lawitschka e lasciata libera di volare sul prato verde dello stadio. Un insostituibile e affascinante portafortuna, ormai entrato nei cuori di tifosi, giocatori e addetti ai lavori nell’orbita Eintracht.

Hennes, la capra-mascotte del Colonia

Per via della pandemia da Coronavirus, il Colonia ha dovuto disputare per la prima volta dal 2008 una partita senza il tradizionale giro di campo della capra Hennes. È accaduto nel maggio 2020, in occasione della prima gara a porte chiuse disputata dopo lo stop forzato per il Covid. Dagli anni Cinquanta del Novecento, è tradizione che una capra di nome Hennes partecipi ad ogni partita del club tedesco al RheinEnergieStadion. Una vera e propria istituzione, oltre che simbolo e talismano per la squadra.

Vitoria e Gloriosa, i due simboli del Benfica

Se la Lazio possiede un’aquila portafortuna, il Benfica addirittura raddoppia. Da una parte c’è Vitória, un’aquila calva, mascotte principale del club portoghese. Anche lei, come Olimpia, fa il giro dello stadio prima di ogni partita, per poi atterrare in corrispondenza dello stemma del club. Il Benfica può contare anche su Gloriosa, un secondo volatile che plana nello stadio, portando nastri rossi e bianchi legati alla propria zampa. Chi ha visto almeno una partita del Benfica allo stadio parla di una performance spettacolare, impressionante e ben coreografata.

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