Unione Pedemontana: “No” alla cancellazione degli interessi sulle multe 

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Il Consiglio dell’Unione Pedemontana Parmense ha approvato il “diniego” allo “stralcio parziale carichi affidati all’agente della riscossione”, possibilità prevista dalla Legge 197/2022. In parole povere, le cartelle che riguardano gli interessi delle contravvenzioni elevate fino al 2015 non verranno stralciate e occorrerà pagarle insieme all’importo della sanzione che, in ogni caso, non sarebbe stato cancellato. 

Una cifra che, per quel che riguarda le sanzioni al Codice della Strada di competenza dell’ente sovracomunale, ammonta a 20.493 euro.  «L’importo è cospicuo, ma non astronomico per un conto economico come il nostro», ha sottolineato il sindaco di Montechiarugolo e assessore al Bilancio dell’Unione, Daniele Friggeri, illustrando la delibera nella seduta che si è svolta lunedì 27 marzo nel Municipio di Felino.  «Tuttavia, ho ritenuto che fosse corretto portare la questione in Consiglio – ha aggiunto Friggeri –, visto che sono soldi di tutti e cinque i Comuni dell’Unione. Come assessore ritengo sia corretto non cancellare le cartelle che, lo sottolineo, riguardano soltanto gli interessi e non l’importo della contravvenzione». 

Si tratta di una «questione politica», ha affermato il consigliere di opposizione Umberto Varoli di “Cambiamo la Pedemontana” insieme alla sua capogruppo Patrizia Caselli. Un «voto politico», quindi, che ha portato lo schieramento di centrodestra a votare contro al diniego, in linea con quanto deciso dal Governo Meloni. Il “no” allo stralcio è stato così approvato dalla maggioranza con 11 voti favorevoli, nonostante gli 8 voti contrari dell’opposizione. 

Rinnovata la convenzione con la Regione per il “Difensore civico”

I cittadini dell’Unione Pedemontana Parmense potranno continuare a contare sul Difensore civico, un’autorità indipendente di garanzia a cui il cittadino si può rivolgere nei casi in cui i suoi diritti ed interessi  siano danneggiati da comportamenti ed atti non conformi di un servizio pubblico o di una amministrazione pubblica.

La convenzione con la Regione Emilia-Romagna, gratuita anche per l’ente e che avrà una durata biennale, è stata illustrata al Consiglio dal direttore operativo dell’Unione, Paola Fabiani, che ha sottolineato come il ricorso al Difensore civico, carica attualmente ricoperta dall’avvocato Carlotta Marù, permetta di arrivare ad un accordo preliminare, evitando contenziosi legali, e di ottenere dei pareri in materia di accesso agli atti, anche in questo caso senza nessun onere per la pubblica amministrazione richiedente. 

«Nella scorsa legislatura avevo proposto al Consiglio di convenzionarci come Unione e ben venga questa riconferma», ha sottolineato Simone Dall’Orto, sindaco di Traversetolo e assessore della Pedemontana al Personale, Attività produttive, Pianificazione territoriale, Infrastrutture e Innovazione amministrativa. «Visti, fortunatamente, i pochi ricorsi al Difensore civico – ha aggiunto – sarebbe stato ridondante replicare la convenzione per ogni Comune». Convenzione che è stata approvata all’unanimità. 

Contributi e patrocini, arriva il regolamento

“Sì” unanime del Consiglio anche al “Regolamento per la concessione di contributi, patrocini e altri benefici economici” per, recita l’Articolo 1, “favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale che rientrano nelle funzioni e negli obiettivi dell’Amministrazione e che rispondono ad esigenze generali della comunità”. 

«La Commissione si è riunita per analizzare il testo – ha premesso la presidente dell’Unione e sindaca di Collecchio Maristella Galli –. Un Regolamento che disciplinasse queste procedure ancora non c’era – ha aggiunto –. Di fatto il l’Unione non assegna patrocini o benefici economici come un Comune, tant’è che oggi gli interventi sono essenzialmente due: il primo con la Fondazione La Toscanini per i concerti di “Musica in Collina” e il secondo ad Ermo Colle per il Palio poetico-teatrale». 

Il gruppo di minoranza, per bocca della capogruppo Caselli, ha presentato un emendamento chiedendo di aggiungere nel titolo dell’Articolo 17, “Adesione senza soggetti a finalità di lucro, a soggetti che erano per attività specifiche”, la frase “finalizzate al raggiungimento dell’interesse pubblico”, con l’obiettivo di «potenziare il concetto che tutte le iniziative proposte debbano andare incontro all’interesse della collettività», ha sottolineato Caselli. Emendamento accolto dalla maggioranza anche se, ha osservato Galli, il requisito che le iniziative dovessero avere un “interesse pubblico” era già esplicitato al comma 1 del medesimo articolo. 

 

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