A cosa è dovuto il boom del native advertising?

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Il native advertising è un tipo di pubblicità che è cresciuto molto nel corso degli ultimi anni. Secondo alcuni studi americani, il 48% dei media l’avrebbe già aggiunto tra i suoi tipi di pubblicità e il 39% conta di aggiungerlo al più presto. Dal 2019 a oggi vi è stato un vero e proprio boom in quanto in questo tipo di pubblicità, che è integrata nei contenuti, risulta efficace in quanto riesce a essere sempre rilevante e coerente. Cercando di fare un prospetto sulle potenzialità dello strumento, attraverso i siti di native advertising, ci si rende conto che questa misura è molto efficace e inoltre, è una pubblicità in grado di coinvolgere gli utenti trasformando sempre più contatti in conversioni. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche del native advertising che hanno dato vita a un vero e proprio boom per questo tipo di pubblicità.

Che cos’è il native advertising

Il native advertising è un tipo di pubblicità molto particolare. In pratica, è una pubblicità che ha le sembianze e l’aspetto di un contenuto originale, editoriale o personale. Ma in realtà sono contenuti che si vanno a integrare all’interno di uno spazio e contengono un messaggio diretto pubblicitario. Spesso sono identificati dalla scritta “contenuto sponsorizzato” oppure “raccomandato”. Questo tipo di pubblicità l’abbiamo sicuramente notata tutti, diverse volte, negli spazi di un social network.

La differenza tra il native advertising e pubblicità display

La pubblicità nativa, a differenza di quella display, viene usata con un formato che contiene “mimetizzato” un messaggio dello sponsor. Riesce a essere più performante in quanto non viene bloccata dai programmi che stoppano gli annunci. Inoltre, proprio per sua definizione, questo tipo di pubblicità è capace di ingaggiare l’utente molto più della pubblicità display perché i contenuti sono più di qualità e sono attrattivi. È stato proprio questo elemento a far diventare la pubblicità sempre più attrattiva nel corso degli ultimi anni.

Come si presenta la pubblicità nativa

La pubblicità nativa può presentarsi in molti modi, ma in linea generale, è sempre specificato che si tratta di un contenuto sponsorizzato. Ad esempio, può essere un articolo sponsorizzato, un editoriale o anche un contenuto sui social che spinge a determinate azioni. Può essere anche un video, un widget oppure un link all’interno delle pagine dei motori di ricerca che spinge verso un determinato portale.

I numeri del boom del native advertising

La pubblicità digitale a oggi nel campo del native è un punto di riferimento vero e proprio per il settore completamente riformato dalle innovazioni tecnologiche. Tale tipo di pubblicità è cresciuta a dismisura, basti pensare che ha un peso superiore al 22% nell’ambito della pubblicità display globale ed ha una crescita registrata pari al 38% circa dal 2019 ai giorni nostri. La sua crescita è stata esponenziale superando anche la quota del 100%. Complice anche la sua adattabilità ai dispositivi mobili, il comparto in cui si investe di più in pubblicità perché il mobile è il metodo con cui ci si connette in maniera più frequente.

I vantaggi del native advertising

I numeri del native advertising sono così promettenti e positivi, in quanto questo particolare tipo di pubblicità ha una serie di vantaggi che sono proprio tipici della sua struttura. In primo luogo, la pubblicità nativa è molto interattiva. Le pubblicità native sono più efficaci per coinvolgere il pubblico e hanno un tasso di interazione che è superiore al 20 e al 60% rispetto ad altri formati tradizionali. Inoltre, registra un 15% in più di intenzione di acquisto dopo un click. Secondo gli esperti, il 53% degli utenti di internet preferisce visualizzare degli annunci nativi che comunque si rivolgono a un pubblico di qualità. A fare la differenza sono anche le performance. Queste pubblicità sono più mirate e quindi sono in grado di coinvolgere molto più facilmente il pubblico raggiungendo in quanto sono performanti e danno degli ottimi risultati. L’utente, quindi, viene spinto a compilare un modulo online, scaricare contenuti, app, iscriversi alla newsletter e c’è un miglioramento notevole del tasso di conversione. Ecco perché sta crescendo a dismisura.

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