Via Burla, quattro agenti aggrediti da un detenuto che doveva essere trasferito

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Ancora una volta – si legge in un comunicato diffuso dai sindacati degli agenti penitenziari – personale in servizio presso l’istituto di pena di Parma, ben 4 unità, ha dovuto subire una brutale aggressione da parte di un detenuto italiano particolarmente violento, che era stato trasferito presso altra città, per ragioni giudiziarie”.

“Il personale del nucleo traduzioni e piantonamenti di Parma- continua il comunicato stampa –  sarebbe, per fortuna, riuscito a vincere la ferocia del recluso, non senza aver rischiato, ancora una volta, la propria incolumità fisica, considerato che il carcerato, uomo di stazza notevole e indole assai violenta, dimostrata costantemente negli innumerevoli istituti che avrebbe girato in regione, avrebbe provato a strangolare una unità della scorta, dopo averne aggredito un’altra”.

“Questa aggressione è l’ennesima conseguenza di scelte cervellotiche dell’amministrazione penitenziaria, che continua a usare l’istituto ducale come discarica sociale, dove riversare tutti i reclusi aventi problemi di natura psichiatrica, sanitaria grave (sempre nella giornata di oggi sarebbe deceduto un detenuto gravemente malato e di veneranda età) e di ogni sorta di circuito detentivo. La Polizia Penitenziaria di Parma non ne può più di essere usata come cavia per gli esperimenti delle istituzioni carcerarie e per tale ragione nei prossimi giorni farà conoscere tutta la propria contrarietà con un sit-in di protesta innanzi al carcere ducale”.

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