Escort, aumentano le truffe online: nel mirino anche i parmigiani

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Da Roma a Napoli, passando per il resto d’Italia, stando al Report 2022 della Polizia Postale è boom di truffe online. L’anno passato, infatti, il “bottino” è stato da record: dai 73.245.740 euro del 2021, si è arrivati ai 115.457.921 euro del 2022. E qui stiamo parlando solo dei reati emersi, ma è probabile che per vergogna o paura di ritorsioni in molti decidano di non denunciare.

Per vergogna, sì, e paura di vedere la propria vita familiare spezzata, perché molti di questi raggiri hanno a che fare con il mondo degli incontri online. Sempre più uomini cercano appuntamenti piccanti con le escort in Rete, ma non tutti si premurano di prendere le precauzioni di base, andando a “pescare” in siti o bacheche poco affidabili.

Da alcuni anni, per fortuna, portali di annunci di escort hanno reso possibile “chiedere aiuto” agli altri utenti per evitare di incappare in brutti incontri. Come? Con il sistema delle recensioni verificate: dopo ogni incontro, ognuno ha la facoltà di lasciare un giudizio e un commento, proprio come avviene già da tempo su TripAdvisor quando si va al ristorante. In questo modo, gli interessati sono avvisati: alla larga dai profili con troppe recensioni negative, perché dietro c’è di sicuro la fregatura.

E quando diciamo fregatura, non stiamo semplicemente parlando di un incontro poco appagante. Lo sa bene il 40enne di Savona partito per Varedo convinto di incontrare una bellissima escort, ma picchiato e rapinato da una tossicodipendente che nulla aveva a che fare con la foto di profilo.

Lo sanno bene le vittime di quello che a Roma è diventato noto come il “Boss delle escort”, balzato agli onori delle cronache fra il 2017 e il 2018 e ora tornato a colpire, pretendendo pagamenti dagli sventurati che abbocano ai finti profili di escort che ha disseminato in Rete.

E non si salvano nemmeno i parmigiani, che negli ultimi anni si sono ritrovati al centro di alcuni casi di cronaca legati agli incontri online: dal 50enne che, innamoratosi dell’escort, si è fatto convincere a cointestarle un conto da 100mila euro, salvo poi vedersi mollato di punto in bianco, al 40enne che si è trovato costretto a versare un dazio per non vedere pubblicati i messaggi inviati a una ragazza che gli aveva promesso incontri hot.

Il comune denominatore di questi raggiri, come abbiamo visto, è uno: le vittime sono “andate sulla fiducia”, pur non avendo a disposizione alcun sistema di verifica delle informazioni. Sistema che invece viene fornito dai già citati “TripAdvisor degli incontri online”, dove grazie al grande numero di visitatori (il portale leader in Europa, tanto per fare un esempio, vanta oltre 5 milioni di utenti unici mensili) è possibile trovare tante recensioni, anche recenti, grazie alle quali tenersi lontani da truffe e ricatti.

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