Tutto ciò che c’è da sapere per avere gli pneumatici sempre a punto

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Possedere un’automobile significa fare fronte a tutta una serie di oneri che, inevitabilmente, riguardano anche degli esborsi economici non indifferenti. Al di là delle pratiche di manutenzione ordinaria e delle responsabilità burocratiche che riguardano la circolazione del mezzo, la messa in sicurezza dello stesso passa anche attraverso l’equipaggiamento. Le dotazioni e gli accessori di cui un’auto necessita per essere sicura, infatti, non sono pochi e, spesso, passano per una normativa particolarmente rigida che, tra le varie obbligazioni, cita anche quelle relative al montaggio e alla manutenzione degli pneumatici.

Gli pneumatici sono dispositivi di sicurezza molto peculiari, dalla funzione cruciale, essendo gli unici componenti della vettura a toccare direttamente l’asfalto. È per questo che è cruciale che siano in buone condizioni e, soprattutto, a norma di legge. Esistono diverse tipologie di pneumatici, utili in stagioni differenti e in condizioni della strada altrettanto diverse. È proprio per questo motivo che è così importante prendersene cura e, soprattutto, sostituirle periodicamente.

Ovviamente, in queste circostanze risulta fondamentale il parere degli esperti, in primo luogo per sapere come muoversi e, soprattutto, tenendo conto del fatto che l’acquisto degli pneumatici per auto comporta un investimento da non prendere assolutamente sottogamba. Per fortuna, oggi, le aziende offrono servizi utili agli automobilisti per poter risparmiare, soprattutto con l’acquisto di gomme usate, per il quale vi consigliamo vivamente di valutare la proposta di dani gomme usate.

In quest’approfondimento, gli esperti della realtà sopracitata forniranno alcune dritte utili riguardanti l’acquisto di gomme usate, le varie tipologie stagionali e la manutenzione generale degli pneumatici, in modo da non perdere di vista alcun aspetto relativo all’acquisto delle gomme e facendo sì di poter risparmiare sullo stesso.

Gomme estive e invernali, perché preferirle alle 4 stagioni

Come già precedentemente accennato, in commercio ci sono diverse tipologie di pneumatici, messi a punto dalle case produttrici per far fronte alle varie condizioni dell’asfalto durante l’anno. La più grande differenziazione si compie tra le gomme invernali e quelle estive, la cui sostituzione periodica viene prescritta dalla Direttiva Ministeriale del 16 gennaio del 2013. Nella fattispecie, le gomme estive sono progettate per le alte temperature e funzionano al meglio con valori al di sopra dei 7 gradi, garantendo una tenuta di strada ottimale sull’asfalto.

Quelle invernali, invece, si rivelano ideali per temperature inferiori, resistendo al meglio alle intemperie, anche con strada ghiacciata o manto innevato. Si sente spesso parlare delle 4 stagioni, gomme utili tutto l’anno, il cui svantaggio più grande, però, è il consumo più elevato di battistrada e, dunque, una riduzione della sicurezza. Non a caso, le 4 stagioni non sono omologate, facendo di questo compromesso una soluzione del tutto provvisoria e, a tratti, sconveniente rispetto all’acquisto, ad esempio, di pneumatici specifici di seconda mano.

Girogomme, ogni quanto farlo?

Tra i vari controlli da fare per assicurarsi una corretta equilibratura delle gomme, occorre citare l’inversione delle gomme. Il girogomme va effettuato ogni 10.000 km percorsi, secondo gli esperti di dani gomme usate, in modo tale da disporre di un set di gomme dall’usura omogenea. Esso non è altro che un’operazione nella quale si spostano le gomme da sinistra a destra e viceversa, all’interno del loro stesso asse.

I vantaggi delle gomme usate

Il risparmio è, di certo, la prima ragione per la quale si punta all’acquisto di pneumatici di seconda mano. Oltre a questo, però, è bene tenere presente che, a fronte di una spesa della metà del prezzo d’acquisto, è possibile ottenere prodotti blasonati con elevate percentuali di battistrada rimaste, favorendo l’economia circolare e riducendo notevolmente l’impatto ambientale, oltre ai consumi della vettura, grazie alla leggermente minore tenuta di strada degli stessi ed al conseguente rollio maggiore sull’asfalto.

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