Sei rapine ai danni di giovani e giovanissimi: arrestati due minori

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Un duo diabolico, a cui sono state attribute sei rapine con vittime altri giovani. Si tratta di un 22enne italiano e 21enne tunisino che nei giorni scorsi sono stati condotti in carcere dai Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Parma, dando così esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip.

Secondo l’indagine dei carabinieri, coordinati dalla Procura, sono loro gli autori di sei rapine avvenute tra maggio giugno ai danni di ragazzi per lo più minorenni.

Le rapine sono avvenute nelle strade del centro e all’interno del Parco Newton, tutte commesse attraverso l’intimidazione delle vittime e, in un caso (il 10 maggio, in Via Mazzini) con la minaccia di un coltello.

La prima rapina risale proprio al 10 maggio: nel primo pomeriggio in Viale Toschi ad un 14enne sono stati sottratti 15 euro e un anello placato in oro. Poco dopo in viale Mazzini un 18enne ed un 23enne sono stati minacciati con un coltello puntato all’addome e costrette a consegnare circa 70 euro.
Il 28 maggio tocca a tre minorenni seduti su una gradinata nei pressi di un bar: minacciati e costretti a consegnare 60 euro.

L’ultimo episodio è del 22 giugno quando, all’interno del Parco Newton, alle vittime (un 15enne ed un 16enne) è stato intimato di consegnare tutto ciò che avevano. Il 15enne ha reagito, tentando di fuggire, ma nuovamente fermato è stato colpito dal 22enne con pugni in tutto il corpo fino a quando non gli sono stati sottratti 60 euro.

L’indagine si è basata sull’attività informativa e sul riscontro di quanto denunciato dalle vittime e raccontato dai testimoni che, oltretutto, hanno riconosciuto il 22enne italiano quale autore di tutti gli episodi ed il 21enne coinvolto solo per il Parco Newton.

Dagli accertamenti effettuati è emersa la sussistenza di numerosi precedenti a loro carico, ed è stato soprattutto questo a far rilevare da parte del P.M. la pericolosità dei due: nonostante la giovane età, il continuo mettere agire per derubare, l’abitudine ad utilizzare coltelli e, soprattutto, il facile ricorso alla violenza.

I due si trovano ora nel carcere di Parma.

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