Funghi raccolti illegalmente: sequestrati quasi 200 kg

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Sequestrati dai Carabinieri Forestali quasi 200 chili di funghi raccolti illegalmente e sanzionate decine di persone per un ammontare di oltre 3000 euro.

Con l’inizio della stagione di raccolta dei funghi epigei nelle ultime settimane si è intensifica la presenza sulle montagne di raccoglitori, talvolta disattendo le norme che regolano il prelievo di questi prodotti del sottobosco.

Al fine di tutelare il patrimonio naturale della provincia i Carabinieri Forestali del Gruppo di Parma hanno predisposto una serie di controlli in tutte le aree più vulnerabili del territorio, al fine di evitare che vengano eseguite raccolte non regolari.

Sono stati intensificati soprattutto i controlli nelle prime ore della mattina, durante le quali il fenomeno risulta essere più intenso.

I funghi – sottolineano i Carabinieri Forestali – rappresentano un importante elemento per il corretto equilibrio dei boschi e la raccolta deve essere improntata a criteri di tutela e di rispetto per la risorsa naturale.

Esistono norme nazionali, regionali e locali che regolano le modalità di raccolta, sia a tutela dell’ecosistema, sia a tutela di alcuni aspetti sanitari. Non va dimenticato infatti che tra i funghi vi sono specie velenose mortali.

Oltre alle sanzioni che vanno da un minimo di 25 a un massimo di 309 euro è previsto, per chi commette illeciti, il sequestro dei funghi raccolti.

Nel corso di diversi interventi eseguiti, nei giorni scorsi sono stati sequestrati quasi 200 kg di funghi e elevate sanzioni per importo totale di oltre 3000 euro per raccolta di funghi in orario non consentito, superamento del quantitativo giornaliero consentito, raccolta senza autorizzazione e raccolta in giornate non consentite.

Ad oggi risultano essere state controllate oltre 350 persone, ma i controlli continueranno serrati per tutta la stagione autunnale.

Al fine di garantire la sicurezza di chi si reca in montagna per raccogliere funghi nei modi previsti dalla normativa, i Carabinieri Forestali raccomandano la massima prudenza a garanzia dell’incolumità personale poiché gli ambienti naturali dove crescono i funghi possono nascondere dei pericoli. Purtroppo negli ultimi anni sono verificati più decessi tra i cercatori per incidenti occorsi nei boschi che per avvelenamento da funghi, diversi inoltre i fungaioli che si feriscono o si perdono.

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