Dodicenne rompe una telecamera. Poi si “autodenuncia” dai Carabinieri

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Un ragazzino rompe con una pallonata una telecamera del Comune, va dai Carabinieri ad autodenunciarsi poi i genitori avvisano il sindaco.
Succede a Sorbolo Mezzani, e lo racconta il sindaco, Nicola Cesari. 
“Caro Ragazzo…ma perché andare dai carabinieri ad autodenunciarsi, come se qualcuno avesse commesso un reato grave?
In fondo hai solo rotto una telecamera, con una pallonata e proprio mentre ti stavi divertendo in modo sano…
Se penso che esistono ragazzi, alla tua età, che si divertono a farlo di proposito, proprio come un normale passatempo…perché andare in caserma da soli a dodici anni?
Domande forse inutili, poiché ciò che conta, è il magnifico gesto che hai compiuto, donando alla comunità di cui fai parte, ma soprattutto ai tuoi genitori e al Sindaco, un segno di maturità eccezionale.
Così facendo, hai dimostrato quanto fondamentale sia, avere una educazione di base molto solida alle spalle.
Questa educazione, te la possono dare solo i tuoi genitori…che ringrazio, per avermi contattato, dimostrando di essere persone responsabili quanto te!
Ti aspetto in Comune per decidere assieme, come rimediare all’ episodio.
Già, assieme…perché la responsabilità è anche mia, che non ho mai avuto il coraggio di vietare ai ragazzi la possibilità di giocare a calcio in quel luogo, direi non adatto.
Ecco perché troveremo assieme un rimedio a tutto questo.
Intanto grazie ancora, perché mi hai regalato la seconda gioia del mese!”.

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